Premio Nobel per la letteratura 2023: a Jon Fosse per la sua prosa e il suo teatro innovativi
Il Premio 2023 va allo scrittore norvegese «per le sue opere teatrali e in prosa innovative che danno voce all’indicibile»
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Il Premio Nobel per la letteratura 2023 va al norvegese Jon Fosse. La notizia è arrivata dalle agenzie che hanno anticipato l’apertura della fatidica «porta» dell’Accademia di Svezia attraverso la quale viene come di rito annunciato il vincitore. Scrittore, poeta e drammaturgo, Fosse è nato ad Haugesund nel 1959. Intellettuale poliedrico, ha esordito nella scrittura nel 1983 con il romanzo Raudt, svart (Rosso, nero), sperimentando poi la narrativa breve, la poesia, la saggistica e la letteratura per l’infanzia. Già nel suo primo dramma Nokon kjem til å komme (Qualcosa sta per arrivare, 1992-93) - spiega la Treccani - è compiutamente espressa la sua cifra stilistica, caratterizzata da una scrittura scarna e spietata, pronta a cogliere tutte le contraddizioni del linguaggio e delle reti relazionali, indagando temi quali la labilità della comunicazione, il divario generazionale e la precarietà dei rapporti familiari e di coppia.
Autore del poderoso dittico sul pittore norvegese L. Hertervig Melancholia (1995-96; trad. it. 2009) e di intensi drammi quali tra i numerosi altri Natta syng sine songar (1998; trad. it. E la notte canta, 2002) e Eg er vinden (2007; trad. it. Io sono il vento, 2012), tra i suoi lavori più recentemente pubblicati in Italia si citano qui Morgon og kveld (2000; trad. it. Mattino e sera, 2019) e Det andre namnet: septologien I-II (2019; trad. it. L’altro nome: settologia I-II, 2021). È cavaliere dell’Ordine nazionale al merito della Repubblica Francese dal 2007.
Il riconoscimento a Fosse viene assegnato «per le sue opere teatrali e la prosa innovative che danno voce all’indicibile. La sua immensa opera scritta in norvegese Nynorsk e che abbraccia una varietà di generi è costituita da una vasta gamma di opere teatrali, romanzi, raccolte di poesie, saggi, libri per bambini e traduzioni. Sebbene oggi sia uno dei drammaturghi più rappresentati al mondo, è diventato sempre più riconosciuto anche per la sua prosa».
Finora il Nobel 2023 per la chimica è stato assegnato a Moungi Bawendi, Louis Brus e Alexei Ekimov per i punti quantici. Quello per la medicina è andato alla biochimica ungherese Katalin Karikó e l’immunologo americano Drew Weissman per gli studi sui vaccini a mRna che si sono rivelati decisivi nella lotta al Covid-19 e in particolare ai prodotti immessi sul mercato da Pfizer e Moderna. Il premio Nobel per la fisica, invece, è andato al francese Pierre Agostini, all’austro-ungherese Ferenc Krausz e alla franco-svedese Anne L’Huillier per i «metodi sperimentali che generano impulsi di luce attosecondi per lo studio della dinamica degli elettroni nella materia».
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