ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùPesce e ambiente

Nomad Foods (Findus) punta su sostenibilità e «fake fish» per consolidarsi sul mercato

Materie prime ittiche certificate al 98%. Il gruppo ha raggiunto i 2,9 miliardi di euro di fatturato: l’obiettivo annunciato due anni fa è di traguardare i 3 miliardi entro il 2025

di Silvia Marzialetti

(Afp)

3' di lettura

La collaborazione tra Nomad Foods e BluNalu, startup californiana specializzata nella produzione di pesci, crostacei e molluschi da colture cellulari prosegue a stretto contatto e al momento si concentra sulle ricerche a livello di mercato per capire quali mercati europei siano scalabili e con quali tipologie di prodotti.

Lo spiega Alessandro Solazzi, european category director fish di Nomad Foods. La nuova frontiera del biotech – sull'onda lunga delle Lab Meat, che attraggono investimenti miliardari – attrae il gruppo britannico che controlla Findus e che rappresenta la più grande azienda di alimenti surgelati in Europa, dove presidia 13 mercati.

Loading...

«Come per le cosiddette fake meat, crediamo che anche per quanto riguarda il pesce ci sarà una rivoluzione», dice Solazzi. Il processo perchè la «soluzione trovata da BluNalu a livello di laboratorio» sia replicata su larga scala è ancora lungo. «Ci vorranno anni per replicare con i numeri richiesti dalla nostra fetta di mercato ma ci arriveremo».

Il gruppo che – oltre alla azienda pontina leader di surgelati – ha in portafoglio marchi come Birds Eye e Iglo – ha acquisito un paio di anni fa Findus Svizzera e proprio in questi giorni sta perfezionando l’acquisizione del Gruppo Frozen Food Business (Ffbg) di Fortenova Group, che comprende Ledo, Frikom e altri importanti marchi di prodotti surgelati attivi sul mercato dei Balcani. Raggiunto il traguardo degli 8mila dipendenti.

«Ci guardiamo sempre intorno per possibili acquisizioni, ma stante l’attuale quadro inflattivo, dobbiamo capire dove guardare e, a breve termine, ci preoccupiamo di avere un approvvigionamento certo per tutto quello che serve», commenta Andrea Passamonti, marketing manager Findus. Nomad Foods ha raggiunto i 2,9 miliardi di euro di fatturato: l’obiettivo annunciato due anni fa è di traguardare i 3 miliardi entro il 2025, includendo anche il pesce e la verdura, che rappresentano il core business dell'azienda.

La controllata Findus ha chiuso il 2021 con 700 milioni di fatturato, trainata dall'effetto lockdown, in lieve flessione nel 2022. Findus ha presentato a Venezia “Fish For Good per il futuro degli oceani”, il suo manifesto per la sostenibilità. Obiettivo: garantire una pesca responsabile e ridurre al minimo l'impatto sul pianeta e sull'ambiente. «Ogni giorno ci poniamo l'obiettivo di ridurre al minimo il nostro impatto sul pianeta e mettiamo in campo azioni concrete per prenderci attivamente cura dei mari», commenta Nicola Pasciuto, marketing manager fish di Findus.

«Dopo l’introduzione del marchio blu di pesca sostenibile Msc nel 2017, in cinque anni l’azienda è passata dal 75% al 98% delle materie prime ittiche certificate, trainando anche altri attori del settore», commenta Francesca Oppia, program director Msc Italia. «Per effetto della scelta di Findus, tra il 42% e il 45% del mercato retail del pesce surgelato è oggi certificato Msc».

Il progetto di sostenibilità Findus riguarda anche il packaging. Oggi la quasi totalità (98%) degli imballaggi è riciclabile, con l’impegno che per tutte le scatole di cartone prodotte si utilizzi carta proveniente da foreste gestite in modo sostenibile, come da certificazioni Pefc e Fsc.Dopo aver preso parte lo scorso anno alla campagna “Un mare di idee per le nostre acque”, promossa da Coop in collaborazione con LifeGate PlasticLess, con l’adozione di 10 Seabin mangia-rifiuti lungo le coste italiane, oggi Findus accende un dispositivo di ultima generazione: un Pixie Drone in grado di muoversi liberamente per raccogliere rifiuti galleggianti tra cui plastica, organico, vetro, carta e tessuti.Il drone ha una velocità di 3 km orari, ha un’autonomia di sei ore di funzionamento con una ricarica e, per ogni missione, può raccogliere fino a 60 kg di rifiuti e sarà attivo a Venezia.


Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti