Nomad incornicia arte e design nella Certosa di Capri
L’appuntamento inaugura la sua prima edizione estiva scegliendo Capri come cornice. Buono il riscontro di vendite e numerose le presenze di collezionisti di target molto alto
di Marilena Pirrelli e Nicola Zanella
I punti chiave
4' di lettura
Con nove edizioni di successo a partire dal 2017 a Monaco e poi St. Moritz, diventato un appuntamento fisso dell'inverno, Venezia e una virtuale a Cannes, Nomad quest'anno a luglio (6-10) è approdata a Capri nella monumentale Certosa di San Giacomo. Ideata da Giorgio Pace e Nicolas Bellavance-Lecompte, la fiera di design e arte itinerante ha chiuso domenica 10 l'esposizione che ha visto la presenza di 12 gallerie e 10 Progetti Speciali, di cui circa la metà italiani, hanno giocato in casa le gallerie napoletane Alfonso Artiaco, Galleria Fonti e Studio Trisorio.
La bella Certosa di fine ‘300 incorniciata dal mare blu dei faraglioni ha creato un'atmosfera ideale all'incontro tra le opere d'arte e quelle di design, propiziando anche le vendite che sono state molteplici: la galleria Zaza' di Milano presente insieme a Federico Vavassori ha venduto vari pezzi di Raffaela Naldi Rossano e una copia in bronzo dei «Corridori di Ercolano» ( la coppia di statue originali è conservata al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, rinvenuti negli scavi della Villa dei Papiri ad Ercolano), la Fonderia Nolana realizza 100 copie di questa statua: prezzo di vendita 30mila euro. Vavassori ha risposto dal canto suo con varie cessioni tra cui i lavori del designer greco Savaas Laz (3.000-18.000 euro). La proposta più di nicchia ed inaspettata era forse quella di Thomsen Gallery da New York, che esponeva cesti giapponesi in bamboo vintage tra cui quelli del più famoso esponente di questa antichissima arte, Iizuka Rokansai (1890-1958), i suoi cesti erano in vendita tra i 30.000 e i 70.000 euro! Acquisiti da clienti italiani.
Alla Galleria Fonti interessante la riscoperta di Salvatore Emblema (morto nel 2006), fino al 30 ottobre in mostra al Museo e Real Bosco di Capodimonte; le sue tele molto poetiche realizzate con la tecnica della detessitura erano in vendita in un range tra i 22.000 e i 32.000 euro, suscitando un buon riscontro commerciale, in esposizione anche le opere di Piero Golia, Daniel Knorr e Giulia Piscitelli.
Robilant+Voena ha presentato due stand: in collaborazione con il curatore Oscar Humphries, ha esposto la personale «Isola», con i nuovi dipinti di James White e poi il contributo di Cy Schnabel ha permesso di esporre «Ogni Angelo Ha Il Suo Lato Spaventoso»: una selezione di opere della serie «Capri Paintings» del padre Julian Schnabel.
Il design
A livello di design d'impatto il progetto di Carwan Gallery «Neoneoneo-Classic» nel quale otto autori diversi si sono confrontati con l'estetica antica. I capitelli colorati di Roberto Sironi, designer under 40, in vendita a 5.000 euro, dialogavano tra gli altri con le creazioni, realizzate con lo stesso marmo del Partenone, di India Mahdavi (da 5.800 a 8.000 euro). Una delle gallerie di design più seguite è Fumi Gallery tra le sue proposte super contemporanee c'è anche una lampada-candelabro da terra venduta a 18.000 euro di Jochen Holz (designer austriaco).
Progetti non in vendita
La collaborazione (Collab come dicono da queste parti) tra Bottega Veneta e Officine Saffi Lab (spin-off di Officine Saffi) ha creato due collezioni ad hoc esposte per l'occasione nel chiostro piccolo della Certosa: «Glaze obsession» e «Faceless body» di Anders Herwald Ruhwald.
Considerazioni generali
Eureka: il design è la quadratura del cerchio tra arte e moda! Forse è questa la grande intuizione di Nomad, così oltre alla sopracitata collab le commistioni si sprecano: lo stilista Christian Pellizzari si è presentato con la sua prima opera di design, una grande installazione luminosa perfettamente a suo agio tra le mura della Certosa. E molti dei collezionisti presenti erano legati alla moda come la pr Karla Otto che ha anche comprato. Un'estetica nella comunicazione e uno stile nel creare eventi che la kermesse di Capri sembra aver modulato più sul mondo fashion che su quello dell'arte, ed ecco che tra gli sponsor non potevano quindi mancare brand come Aspesi e Ralph Lauren .
La proposta commerciale ha puntato sul cross collecting e ha incontrato la voglia dei collezionisti di mescolare arte e design. Alcuni dei nomi presenti? Nerio Alessandri (Technogym), Silvia Fiorucci, Lavinia Fuksas, Gianfranco D'Amato (che ha aperto la loro collezione con la moglie Laura Trisorio, ideatrice di Artecinema, il Festival internazionale di film sull’arte di scena a Procida Capitale della Cultura dal 14 al 16 luglio con un’edizione speciale), Karla Otto che come detto ha comprato, i conti Giovanna e Arrigo della Gherardesca, Jennine Sogluizzo, Barnaba Fornasetti, acquisti anche per l'architetto newyorkese James Wall e molti altri. La scena caprese è sembrata una vetrina estiva da non perdere, per la sua atmosfera cosmopolita, lussuosamente rilassata e informale, perché si sa anche nel più sfavillante degli yatch si cammina a piedi nudi. Infine Nomad mostra anche la sua attenzione alle intersezioni con il territorio collaborando con Made In Cloister , fondazione napoletana voluta da Rosalba Impronta nata con l'intento di rigenerare l'area di Porta Capuana attraverso l'arte, che ospita fino al 17 settembre la mostra “Interaction Napoli”. A Capri da Nomad mancava solo una Vip Lounge, ma per quella bastava fare quattro passi fino alla celeberrima piazzetta.
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