Nomisma, sull’immobiliare peggiorano le prospettive (ma il calo ancora non si vede)
Nel II semestre 2022 i prezzi delle abitazioni aumentano in media dello 0,5%, dopo il 2,3% del I semestre. In termini numerici, si è passati dalle 29.700 compravendite di abitazioni nuove del primo semestre 2021, alle 37.400 dei primi sei mesi dell’anno in corso.
di Laura Cavestri
I punti chiave
2' di lettura
Contenere l’arretramento nella fase avversa del ciclo economico, per poi riprendere il cammino interrotto della crescita non appena il quadro si sarà fatto meno fosco. È quanto si legge nell’edizione di Novembre dell’Osservatorio sul Mercato Immobiliare di Nomisma, giunto al 35° anno di attività. Sul piano delle compravendite di abitazioni, nel primo semestre del 2022 in Italia si è registrato un aumento tendenziale del 10,1%, leggermente inferiore al +11% rilevato in corrispondenza degli immobili per l’impresa.
Il preconsuntivo elaborato da Nomisma – relativamente al solo segmento abitativo – evidenzia un calo delle transazioni nel secondo semestre rispetto al primo pari all’8,9%, riconducibile perlopiù alla performance del quarto trimestre dell’anno.
È bene tener presente come a consuntivo del primo semestre 2022, le dimensioni del mercato residenziale eccedessero quelle raggiunte nel pre-Covid, con un incremento rispetto al primo semestre del 2019 del 34,2% a livello nazionale e del 22% per l'insieme dei 13 maggiori mercati monitorati.
Le compravendite
Il mercato delle compravendite di immobili residenziali vede protagoniste le persone fisiche, con un peso del 96% sul totale degli acquisti, di cui il 50-60% risulta sostenuto dal ricorso al mutuo, per importi che si aggirano in medita tra i 130-140mila euro. Rispetto all’utilizzo dell’abitazione acquistata, Nomisma evidenzia come nel 70-80% dei casi si tratti di un'esigenza di prima casa o di sostituzione dell'abitazione di proprietà.
Nel 2021, l’incidenza degli immobili di nuova costruzione acquistati si è attestata all'8,3% del totale. Nel primo semestre 2022 la percentuale è salita al 9,2 per cento.
In termini numerici, si è passati dalle 29.700 compravendite di abitazioni nuove del primo semestre 2021, alle 37.400 dei primi sei mesi dell’anno in corso. Un trend che si conferma in crescita e che per Nomisma potrebbe consolidarsi, come si può intuire dal numero di permessi rilasciati per nuove abitazioni (+8% rispetto ai livelli pre-Covid).
I prezzi
Sul fronte dei prezzi, nella media dei 13 maggiori mercati nel secondo semestre del 2022 si è registrato un aumento dello 0,5% per le abitazioni, a fronte di una flessione dello 0,6% per gli uffici e di una sostanziale invarianza per i negozi (-0,1 per cento).
Passando ai canoni di locazione di abitazioni, si conferma il tasso di crescita del primo semestre (attorno all’1% in media), a fronte della stasi registrata nel segmento degli uffici e della lieve flessione in quello dei negozi. Per Nomisma il +1,1% dei canoni di locazione delle abitazioni, preceduto da un +0,9% nella prima parte dell’anno «testimonia la pressione della componente di domanda che resta esclusa dal mercato dell'acquisto e di quella già robusta di chi cerca casa in affitto».
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