Nomos Glashütte ha fatto il pieno di ordini
di Paco Guarnaccia
2' di lettura
Fondato nel 1990, Nomos Glashütte è uno dei marchi che più ha contribuito al grande ritorno dell’orologeria tedesca. «Oggi nessun’altro brand produce, più della nostra manifattura, orologi con la prestigiosa denominazione di origine Glashütte - spiega il ceo Uwe Ahrendt -. Lavoriamo nel solco della storia lunga oltre 175 anni di questa località per portare il passato nel futuro». Anche grazie a uno stile riconoscibile e premiato: «Il nostro è un design speciale e radicato nella tradizione delle grandi scuole come il Deutscher Werkbund e il Bauhaus».
Il marchio ha partecipato per la prima volta alla recente fiera Watches and Wonders di Ginevra in digitale. Per Ahrendt, un’esperienza positiva. «È stato un momento importante. Abbiamo imparato a usare il mondo digital e ne abbiamo tratto il massimo vantaggio. Ovviamente saremo felici di tornare a incontrare le persone in un evento fisico, ma la combinazione tra le due realtà penso sarà la soluzione migliore: porterà ottimi risultati e preparerà al futuro il mondo dell’orologeria meccanica».
Nel 2020 Nomos Glashütte ha mantenuto gli obiettivi prefissati. «I nostri risultati sono stati stabili - continua il ceo -. Siamo in salute e continuiamo a produrre tanti pezzi, nel rispetto delle misure di protezione e dei cambiamenti dovuti alla pandemia. Dopo il Salone di Ginevra, il nostro sell in ha segnato il tutto esaurito. Anche in questi tempi complicati i modelli meccanici sono molto richiesti: sono un investimento e portano gioia». Con riferimento alla distribuzione, Ahrendt precisa che il brand è presente «in oltre 50 Paesi con circa 500 punti vendita. Naturalmente, non tutti sono stati colpiti dal Covid allo stesso modo e le chiusure o meno dei negozi è dipeso da questo. Ma alcuni mercati stanno rifiorendo. Per quanto riguarda l’e-commerce, abbiamo uno store online da circa 10 anni in cui le vendite vanno benissimo. In generale, oggi siamo molto concentrati sulla digitalizzazione e lo sviluppo internazionale dell’azienda».
Anche in Italia, mercato in cui la casa tedesca punta molto. «L’Italia è un ottimo esempio del nostro successo. Le vendite aumentano, anche ora, in tempi di pandemia. Abbiamo fondato una filiale con personale sul territorio e investito in brand awareness e in comunicazione. Inoltre collaboriamo con i migliori rivenditori e vogliamo ampliare la nostra rete distributiva”. Oltre all’Italia e ai paesi di lingua tedesca, tra gli altri mercati importanti ci sono Stati Uniti, Cina e Hong Kong.
loading...