Non c’è solo la Formula E: arrivano rally e Gt a batteria
Il travaso di tecnologie tra auto di serie e mondo della gare prosegue anche nel settore dei powertrain «alla spina» con il debutto di inediti campionati ecosostenibili
di Giulia Paganoni
3' di lettura
Auto di serie elettriche ma anche da competizione. Da sempre il motorsport è stato e continua a essere un banco di prova per sperimentare e sviluppare nuove tecnologie. Un esempio che tutti conoscono è Ferrari. Infatti, dal 1947 la casa di Maranello sfrutta l’impegno in Formula Uno per realizzare vetture di serie molto sicure e performanti. E gli esempi possono continuare anche con il brand francese DS che grazie alle expertise nel campionato di Formula E ha sviluppato un sistema di recupero di energia per le auto elettrificate della gamma. O ancora Citroën che grazie all’impegno nel Campionato del mondo rally (Wrc) ha sviluppato delle sospensioni con fine corsa a rilascio progressivo che rendono più confortevole i viaggi a bordo delle auto di serie.
A stupire (se ancora si può dire) sono le recenti presentazioni di auto da gran turismo e da rally a batterie. Ricordiamo che già lo scorso anno al Salone di Ginevra, Cupra presentò e-Racer, la prima auto da competizione sviluppata per le gare in pista della versione elettrica del Tcr, l’Etcr.
E a Francoforte 2019 arriva una concorrente di e-Racer e si chiama Hyundai Veloster N Etcr, auto elettrica da competizione, disegnata e prodotta presso la sede di Alzenau (Germania) di Hyundai Motorsport. Questo team è molto attivo nelle competizioni sia in pista che nei rally; infatti lo scorso ha vinto la coppa del mondo turismo con una i30 N Tcr guidata dall’italiano Gabriele Tarquini e si stava giocando il titolo costruttori nel mondiale rally. La nuova gran turismo elettrica viene affiancata anche da un’altra novità utile per le sue performance: Hyundai Generator, una stazione di ricarica con due celle a combustibile e che permette di ricaricare contemporaneamente due veicoli. E nel campionato di Etcr verrà utilizzato come sistema di ricarica per tutti i veicoli.
Se da un lato quindi non ci si stupisce granché a vedere auto da pista in versione elettrica dall’altra ci troviamo davanti a una grande novità introdotta da Opel: la prima auto da rally elettrica. Davvero una notizia dall’effetto “wow”. Sì, perché un rally si sviluppa su un ampio percorso che in totale, per le gare nazionali, supera anche i 500 km comprendendo le prove speciali: tratti di strada chiusi al traffico, dove non ci sono limiti e si cerca di percorrerli nel minor tempo possibile.
Per il rifornimento ci sono zone adibite ma il tempo medio è di circa 4 minuti. E, tutti sappiamo che se su strade di montagna si accelera, il consumo aumenta e quindi l’autonomia diventa sempre meno. E come fare con un mezzo elettrico? Una domanda alla quale ancora non c’è una risposta certa. Da quanto ha dichiarato Opel, la e-Corsa rally ha un motore elettrico da 136 cavalli (100 kW) con una coppia massima di 260 Nm abbinato a una batteria da 50 kWh.
Non sappiamo ancora quale sia l’autonomia. La base è quella della sesta generazione di Corsa in versione elettrica (e-Corsa) ma con una preparazione performance: differenziale Torsen, sospensioni rally con montante anteriore McPherson con supporto uniball, pinze dei freni anteriori a 4 pistoncini con dischi ventilati internamente da 332x28 e posteriori da 264x12, pressione idraulica posteriore regolabile, gestione dell’impianto frenante con recupero energia e freno a mano idraulico “fly-off”.
La questione dell’autonomia ancora lascia qualche dubbio per il format attuale dei rally ma con delle batterie sostituibili o con dei riordini di oltre 30 minuti (obbligatori) in aree con un numero adeguato di colonnine, la situazione potrebbe cambiare.
Il debutto della e-Corsa rally avverrà il prossimo anno all’Adac Opel e-Rally Cup, il primo monomarca riservato alle auto a elettriche.
Stiamo quindi assistendo a un passaggio di paradigma anche nel mondo delle competizioni ma il dubbio resta. Un volta si andava a vedere i rally in notturna e si riconoscevano le auto dal rumore, ma quando non ci sarà il sound, avrà ancora appeal il mondo delle competizioni?
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