MONETE VIRTUALI

Non solo bitcoin: da Ether a Litecoin e Ripple, sale la febbre delle criptovalute

di Pierangelo Soldavini

Reuters

3' di lettura

Bitcoin rimane stagnante, confermandosi su livelli elevati attorno a 17.000 dollari, con un balzo di quasi il 25% in una settimana. Ma tra le maggiori criptovalute ce ne sono altre che negli ultimi giorni hanno messo a segno performance migliori. Sfruttando l’ingresso del bitcoin nel “salotto buono” della finanza, che implica anche l’inizio di un assoggettamento a qualche tipo di regola, il mercato si è gettato su altre monete digitali, sfruttando pure notizie che ne potrebbero sostenere l’utilizzo.

Ether balza grazie alle banche
È il caso di Ether che è balzato negli ultimi due giorni di quasi il 50% sulla scorta dell’annuncio di un progetto di un conzorzio di banche, tra cui figurano Ubs, Credit Suisse e Barclays, per l’utilizzo di Ethereum, la blockchain alla base di Ether, per la gestione dei dati e delle transazioni in vista dell’entrata in vigore della direttiva Mifid II. L’annuncio di lunedì ha messo le ali alla seconda criptovaluta per capitalizzazione: Ether è balzato dai 450 dollari ai 680 attuali tra scambi elevati, che oggi superano i 5 miliardi di dollari, portando il valore totale di Ether a 65,5 miliardi, comunque ben distanti dagli oltre 280 miliardi di Bitcoin.

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A gonfiare le quotazioni di Ether hanno contribuito anche le precisazioni della Sec americana, che, per bocca del presidente Jay Clayton, ha evidenziato le regole relative alle Ico, le offerte iniziali di valuta utilizzate per finanziare nuovi progetti nel criptomondo per le quali viene solitamente usato Ethereum. L’Authority Usa ha precisato che buona parte delle Ico non deve sottostare alle regolamentazioni finanziarie trattandosi di iniziative legate prevalentemente all’acquisto o alla prenotazione di servizi futuri. In questo caso Ethereum può essere utilizzato nel suo ruolo di abilitatore degli smart contracts. Diverso il discorso invece per le Ico che si prefigurano come collocamento di azioni, che potrebbero essere sottposte alle regole delle Ipo.

Litecoin al raddoppio
A salutare al rialzo l’avvio dei futures su bitcoin è stato anche Litecoin, quinta criptovaluta per capitalizzazione, che ha messo a segno un raddoppio delle quotazioni essendo scambiato oggi sopra i 300 dollari rispetto ai 140 di domenica, con un valore complessivo che ha superato i 15 miliardi. A gettare acqua sul fuoco del Litecoin è stato lo stesso creatore di quello che è considerato l’«argento» digitale (se bitcoin è l’oro), Charlie Lee, che ha messo in guardia dagli eccessi di entusiasmo con un tweet: «Non voglio rovinare la festa... L’acquisto di Litecoin è estremamente rischioso. Prevedo che arriverà un periodo di mercato “bear” (al ribasso, ndr) che durerà più anni come quello in cui abbiamo visto LTC crollare del 90% (da 48 a 4$). Così, se non potete gestire una caduta a 20 dollari, non comprate!».

Qualche regola in più per il bitcoin

Sia per Ether che per Litecoin le quotazioni attuali rappresentano i massimi storici. La quotazione totale delle oltre 1300 criptovalute esistenti stanno ormai arrivando a 500 miliardi di dollari. A dare una mano al rialzo del totale contribuisce anche Ripple che solo oggi ha messo a segno un balzo di quasi il 70% a 0,46 dollari, con un valore complessivo di quasi 18 miliardi di dollari. Ripple è una criptovaluta considerata in qualche modo l’erede naturale di bitcoin, essendo utilizzata per la trasmissiuone di denaro a livello globale: la sua blockchain RippleNet è già utlizzata da oltre cento banche.

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