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Nordio, dal Marocco impegno per la ratifica dell’accordo sul trasferimento dei detenuti

Gli ospiti delle carceri italiane con cittadinanza marocchina sono 3500 i più numerosi tra gli stranieri. Il rientro dei detenuti al centro dell’incontro tra il ministro della Giustizia Nordio e il suo omologo del Marocco

di Patrizia Maciocchi

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I punti chiave

1' di lettura

I detenuti di nazionalità marocchina sono i più numerosi tra gli stranieri che scontano la pena detentiva in Italia. Attualmente, gli ospiti nei penitenziari nazionali sono 3500, di cui 2360 condannati in via definitiva. I reati più contestati sono quelli contro il patrimonio, seguiti dalla violazione della norme sugli stupefacenti e, infine, i reati contro la persona. Per parlare del trasferimento dei detenuti con cittadinanza marocchina, il ministro della giustizia Carlo Nordio, ha incontrato questa mattina nel suo studio in via Arenula l’omologo del Marocco, Abdellatif Ouahbi. Al centro della visita il tema dell’ulteriore rafforzamento dei programmi di collaborazione giudiziaria tra i due Paesi. E, in particolare la finalizzazione di accordi per il trasferimento delle persone detenute e l’assistenza giudiziaria in materia penale.

L’accordo del 2014

Il Guardasigilli ha raccomandato una tempestiva ratifica della Convenzione tra Italia e Marocco sul trasferimento delle persone condannate, siglata a Rabat il 1°aprile 2014, insieme all’accordo sull’estradizione. Intese finalizzate allo sviluppo della cooperazione bilaterale per trasferire nello Stato di cittadinanza i cittadini detenuti nel territorio dell’altro Stato contraente, consentendo ai condannati di scontare la pena nel loro paese di origine. Un impegno assunto da Abdellatif Ouahbi, che ha dato- si legge nella nota di Via Arenula - la massima assicurazione per giungere ad un celere completamento dell'iter. I due ministri hanno anche concordato di istituire un gruppo di lavoro congiunto, attuare concretamente i trattati una volta entrati in vigore.

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