Not Just a Label punta sulla proprietà intellettuale e lancia un fundraising da 10 milioni
Nel 2023 la piattaforma-community con oltre 50mila designer indipendenti lancerà il primo marketplace al mondo per la proprietà intellettuale nel fashion&luxury: una tutela per i giovani talenti e una fonte di ispirazione per i grandi brand
di Redazione Moda
2' di lettura
La community-marketplace dedicata ai designer indipendenti ed emergenti di tutto il mondo Not Just a Label (Njal), fondata nel 2008 dall’imprenditore sudtirolese Stefan Siegel e cresciuta costantemente da allora, ha deciso di lanciare un round di funding Serie-A da 5-10 milioni di dollari. Il fundraising è affidato alla divisione Fundraising advisory di Broletto Corporate advisory, guidata dal managing partner Andrea Scarsi.
I fondi saranno utilizzati per far crescere le piattaforme di vendita al dettaglio B2C e B2B, investire in customer acquisition e nell'ulteriore sviluppo del team operativo, nonché a costruire la prima iterazione del marketplace proprietario dedicato ai diritti di Intellectual Property: nel 2023, infatti, Njal lancerà il primo marketplace al mondo per la proprietà intellettuale nel settore fashion&luxury, potendo contare sulla sempre crescente comunità di designer (che oggi ha raggiunto i 50mila membri, da 150 Paesi) e le oltre 4 milioni di realizzazioni disponibili. Consentendo ai marchi di moda di comprare i diritti di proprietà intellettuale dai designer per riprodurre i loro articoli, Njal fornirà una soluzione digitale alla creazione di proprietà intellettuale per gli stilisti, garantendo loro un flusso di reddito anonimo e nello stesso tempo offrirà ai brand più importanti una nuova risorsa creativa.
Njal ha già lanciato anche la propria piattaforma B2C di shopping on-line, che consente ai designer di vendere i propri prodotti direttamente ai consumatori finali, soprattutto delle fasce più giovani: nel primo anno dal lancio sono stati coinvolti oltre mille venditori, con un valore medio di 600 dollari per ordine e un basso tasso di restituzione, appena il 2%. Fra gli stilisti che hanno iniziato la loro carriera su Njal ci sono Mary Katrantzou e Damir Doma.
La Gen Z, sensibile ai temi della sostenibilità e nativa digitale, apprezza la possibilità di acquistare capi di abbigliamento realizzati in modo etico, fatti a mano da artigiani qualificati nei loro atelier e con la massima trasparenza sul processo produttivo.
Dal 2021 Njal ha invitato anche i principali rivenditori ad accedere alla sua piattaforma, che oggi contiene oltre 4 milioni di capi diversi disegnati dalla sua community. Nello stesso anno è stata avviata una partnership quinquennale con il retailer tedesco Zalando, che consente ogni stagione di acquistare capi unici da oltre 100 designer, rendendo Njal una delle maggiori vetrine di stilisti emergenti a livello globale.
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