Nota dell’Usr Lazio ai presidi: chiedete i danni a chi occupa le scuole
In una circolare il direttore Rocco Pinneri ricorda che le occupazioni violano il diritto all’istruzione di chi non le condivide. Insorge il centrosinistra.
di Redazione Scuola
2' di lettura
«...Al termine dell'occupazione occorrerà che chiediate a chi è stato identificato di risarcire la spesa per la sanificazione della scuola assieme a ogni eventuale danno, non essendo giusto che se ne debba far carico la collettività, cioè persino quegli studenti che non hanno occupato e che sono stati già danneggiati, per la violenza di alcuni compagni o di esterni, perdendo giorni di lezione. Agli occupanti identificati occorrerà anche applicare le misure disciplinari previste dal regolamento interno di ciascuna scuola e dell'occupazione si terrà conto nel determinare il voto in condotta». Così Rocco Pinneri, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio, in una circolare ai dirigenti scolastici.
I danni da risarcire
Nel ribadire l’impegno del suo ufficio a proseguire il dialogo «con i rappresentanti eletti degli studenti, con le associazioni rappresentative dei genitori nonché con quelle rappresentanze scolaresche che lo chiederanno» per approfondire le ragioni del disagio «sfociato impropriamente nelle occupazioni» e per cercare «nuove e migliori soluzioni» Pinneri sottolinea che molte occupazione «hanno lasciato danni all'interno delle scuole. Danni che non possono avere alcuna valenza politica e che esprimono solo vandalismo: arredi e dotazioni laboratoriali distrutti, infissi e impianti danneggiati, distributori automatici divelti e svuotati degli alimenti e delle monetine, controsoffitti infranti e fatti precipitare, furti a danno dei bar interni ecc».
L’appello ai dirigenti
Rivolgendosi ai presidi il direttore generale dell’Usr Lazio ricorda di aver offerto la sua «disponibilità a ricevere una delegazione di studenti purché non vi sia un'occupazione in corso, non potendo ricevere chi sta commettendo un reato - prosegue - Nelle occupazioni in essere tali tentativi sono stati esperiti senza, purtroppo, successo, forse anche per la presenza spesso cospicua di soggetti esterni alle scuole». Ma poiché occupare, a suo dire, viola «il diritto costituzionale all'istruzione di quei numerosi studenti che non condividono il ricorso a tale strumento, indipendentemente dalla valutazione che facciano delle rivendicazioni, alcune delle quali riferite a problemi storici che siamo tutti impegnati a risolvere» Pinneri conclude la sua lettera-appello ai dirigenti «di denunciare formalmente il reato di interruzione del pubblico servizio e di chiedere lo sgombero dell'edificio, avendo cura di identificare, nella denuncia, quanti possiate degli occupanti».
L’eco in Parlamento
Le sue parole non sono piaciute ad alcuni parlamentari di centrosinistra. “Vogliamo sapere se il ministro Bianchi non intenda intervenire affinché venga revocata la nota del direttore dell'Ufficio Scolastico del Lazio, in cui si invitano a identificare e denunciare gli studenti che partecipano alle occupazioni studentesche. Nota inviata ai dirigenti scolastici, agli studenti e alle famiglie», si chiedono in un'interrogazione parlamentare al governo Nicola Fratoianni segretario di Sinistra Italiana e il deputato Pd Matteo Orfini.
Brand connect
Newsletter Scuola+
La newsletter premium dedicata al mondo della scuola con approfondimenti normativi, analisi e guide operative
Abbonati
loading...