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Novamont si trasforma in società benefit e ottiene la certificazione BCorp

L’azienda chimica incorpora nello statuto valori e obiettivi come la rigenerazione dei territori e la preservazione della salute del suolo

di Alessia Maccaferri

3' di lettura

Il passo era una scritto nel dna dell’azienda. Ma non era scontato. Invece con un solo passaggio Novamont si trasforma in società benefit e ottiene la certificazione BCorp. Da oggi quindi il gruppo italiano, che produce bioplastiche, incorpora nello statuto i valori ambientali e sociali e si sottopone all’obbligo di comunicare i risultati raggiunti. In particolare l’azienda cita la rigenerazione dei territori, la promozione di un modello circolare, la salute del suolo, lo sviluppo di processi sostenibili, contributo alla crescita culturale sul tema della bioeconomia.

Cosa sono le Bcorp

Forza per il bene e strumenti di rigenerazione globale, con scopi più alti del mero profitto. Sono le 3422 aziende per 140 settori di 71 Paesi del mondo - certificate “B-Corp” dall'ente indipendente B-Lab - che oltre a generare profitto per gli azionisti creano un impatto positivo sulla società e sull'ambiente, costruendo così un'economia più inclusiva e sostenibile. In Italia sono circa un centinaio, con marchi come Alessi, Save the duck e Fratelli Carli. Intanto il 16 luglio la community delle imprese B Corp, insieme a Nativa, organizzano il summit online “Time to B” dove si incontreranno 50 leader di aziende, membri della comunità scientifica e accademica, giornalisti e personalità di rilievo nel mondo della sostenibilità.

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Le benefit e il cambio di statuto

L'Italia nel 2016 è stato il primo Stato sovrano al mondo (negli Stati Uniti si chiamano Benefit Corporation), a introdurre la società benefit nel proprio ordinamento, diventando un modello di innovazione sostenibile per il mondo. Questa nuova forma giuridica rappresenta il riconoscimento legale dell'azienda a duplice finalità (creazione di valore sia per gli azionisti che per gli stakeholder) e garantisce una solida base per allineare e proteggere la missione aziendale e nel contempo creare valore nel lungo termine. La differenza principale rispetto alle BCorp è la necessità per legge di modifica dello statuto, dove devono essere resi espliciti i benefici collettivi. Il raggiungimento o meno di quegli obiettivi va reso pubblico online ogni anno, cosicché il consumatore potrà giudicare i risultati raggiunti.

Gli obiettivi di Novamont

Novamont persegue finalità di beneficio comune attraverso un modello di bioeconomia che prevede:

1. la rigenerazione dei territori anche attraverso il recupero di siti produttivi dismessi, evitando il consumo di suolo vergine;

2. la promozione di un modello circolare che massimizzi il recupero della materia organica attraverso sistemi sempre più sostenibili per la raccolta ed il biowaste per generare compost e materia organica di qualità;

3. la preservazione e rigenerazione della vitalità e della salute del suolo. A tal fine,sviluppa e produce prodotti di origine vegetale, biodegradabili e compostabili,concepiti come soluzioni a specifici problemi, quali l'inquinamento da plastica e altri inquinanti persistenti, e promuove pratiche agricole sostenibili che rafforzino la fertilità dei terreni e ne ripristinino la materia organica;

4. lo sviluppo di processi di produzione innovativi e sostenibili che contribuiscano alla decarbonizzazione dell'economia anche attraverso la ricerca e l'innovazioneper la trasformazione di scarti e by-product della filiera in nuovi prodotti;

5. il contributo alla creazione di un sistema virtuoso creando alleanze con stakeholder del territorio e connettendo diversi settori, nonché alla crescita culturale e delle conoscenze sul tema della bioeconomia circolare, promuovendo attività formative in collaborazione con partner del settore pubblico e privato e iniziative di sensibilizzazione ed educazione allo sviluppo sostenibile.

Trasparenza e valori

«Le B-Corp rappresentano un completo cambio di paradigma, che guarda al business come forza di rigenerazione e che ci spinge a ripensare al ruolo delle imprese nella società, per andare ben oltre il profitto dell'oggi e garantire trasparenza e valore diffuso per i territori» ha dichiarato Catia Bastioli,amministratore delegato di Novamon (270 milioni di euro di fatturato e 600 dipendenti). «Auspichiamo che il percorso che Novamont ha intrapreso per ottenere questa importante certificazione e il nostro impegno, come società benefit, a valutare e rendicontare gli impatti ambientali e sociali generati, possano essere condivisi da un sempre maggior numero di imprese e diventare un tratto distintivo della nostra filiera», ha concluso Bastioli.

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