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Nuova crisi e rischio di vittoria boomerang alle prossime elezioni

Il nuovo inquilino di Palazzo Chigi sarà costretto a fare i debiti scongiuri perché, almeno all'inizio, dovrà navigare a vista

di Giancarlo Mazzuca

(AdobeStock)

2' di lettura

Addio sogni di riscossa dopo i tanti “lockdown” che ci hanno colpito. In effetti, nella prima fase del governo Draghi c'eravamo illusi di avere voltato finalmente pagina: l'allarme rosso della pandemia sembrava prossimo alla fine ed in tanti pensavamo che il Belpaese avesse davvero cambiato marcia soprattutto dopo che lo stesso presidente del Consiglio, a dicembre dello scorso anno, aveva dichiarato che il suo governo fosse in dirittura d'arrivo dopo avere, ormai, portato a termine il compito più delicato: quello di traghettare l'Italia fuori dall'emergenza.

C'eravamo davvero illusi: nessuno poteva allora immaginare che, solo un paio di mesi dopo, sarebbe scoppiata la guerra in Ucraina e che i contraccolpi sul fronte economico sarebbero stati ancora più gravi. Da tempo siamo, così, costretti a leggere un terzo bollettino di guerra dopo quelli del Covid e di Putin: è l'analisi dettagliata dell'escalation dei prezzi petroliferi e del gas, per non parlare dell'andamento dell'inflazione e del debito pubblico di nuovo senza freni.

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La situazione, in questi mesi, è diventata sempre più pesante con lo stesso Draghi che ha confermato, l'altro giorno, l'intenzione di voler comunque togliere il disturbo a prescindere dall'esito delle prossime elezioni. A questo punto, i papabili alla poltrona di premier non sembrano molti ed il voto del 25 settembre diventa doppiamente incerto al di là dei sondaggi che indicano una chiara affermazione del centrodestra. Chiunque sarà il successore di Super Mario, Meloni o non Meloni, rischierà infatti di invischiarsi nella classica vittoria-boomerang tenendo conto dell'estrema delicatezza delle decisioni che dovrà prendere immediatamente. Ed il nuovo inquilino di Palazzo Chigi sarà costretto a fare i debiti scongiuri perché, almeno all'inizio, dovrà navigare a vista.

Anche per questi motivi, molti considerano la campagna elettorale in corso un po' deludente anche perché i leader dei vari partiti fanno fatica a concentrarsi sui veri problemi sul tappeto e si perdono, invece, in tanti battibecchi. In quest'ultimo scampolo di campagna elettorale sarebbe quindi opportuno che diversi candidati correggessero il tiro. Non è, infatti, mai troppo tardi per cercare di correre ai ripari.

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