Nuova sede in Cina per Marcolin, due licenze Essilux: l’occhialeria sempre più dinamica
Il colosso di Del Vecchio ha siglato accordi con JW Anderson per Persol e con Cucinelli per Oliver Peoples, De Rigo ha lanciato un brand donna - Corre il retail: Fielmann chiude il semestre in forte crescita (anche in Italia)
di Giulia Crivelli
5' di lettura
Pochi giorni fa Marcolin aveva presentato la nuova sede di Milano, annunciando, tra le strategie di breve e medio periodo, il rafforzamento della presenza in Cina e Russia, considerati mercati importanti e soprattutto dalle grandi potenzialità. L’azienda veneta, che compie 60 anni proprio nel 2021, è tra i leader del settore con Essilux, Safilo e De Rigo e l’anticipazione di settimana scorsa si è appena trasformata in annuncio ufficiale: Marcolin ha aperto una nuova filiale a Shanghai. L’azienda è presente sul mercato cinese da sette anni attraverso una joint-venture con Ginko Group, storico operatore nel mercato eyewear locale, «che ha consentito al gruppo di cogliere pienamente il potenziale e le opportunità del Paese», si legge nella nota appena diffusa.
Gli obiettivi di Marcolin Shanghai
I vertici di Marcolin – la cui maggioranza è del fondo di private equity Pai – hanno spiegato che La nuova sede porterà a un aumento della crescita organica dell’azienda sul mercato, «garantendo allo stesso tempo la filiera produttiva e offrendo prodotti sviluppati specificatamente per il mercato cinese grazie a una profonda esperienza dei processi di fitting e design e a una stretta collaborazione con i maggiori clienti del Paese». La nuova filiale è situata in Plaza 66, nel distretto di Jingan, quartiere commerciale e finanziario al centro di Shangai. «La Cina sarà probabilmente una delle poche maggiori economie mondiali a espandersi nel prossimo futuro – ha commentato Kevin Cheung, head of Marcolin per la regione Asia-Pacifico –. Siamo entusiasti che la nostra azienda abbia deciso di investire qui con l’apertura di una nuova filiale, nonostante l’attuale periodo storico. Guardiamo con ottimismo al 2021 e agli anni futuri».
L’articolo del 7 luglio: Marcolin compie 60 anni: Milano diventa un hub, progetti in Cina e Russia
Dal Veneto nel mondo
Attualmente la rete globale di Marcolin è formata da 14 filiali, che si trovano in Europa (Benelux, Dach-Germania/Austria/Svizzera, Francia, Italia, Paesi Nordici, Spagna, Regno Unito), Russia, America (Usa, Brasile), Asia (Hong Kong, Shanghai, Singapore) e Australia (Sidney). Al network si aggiungono 2 joint venture (Messico, Emirati arabi) e nel complesso Marcolin – che non possiede catene retail – distribuisce attraverso il canale wholesale le collezioni vista e sole in oltre 125 Paesi.
Le scelte inedite di Essilux per i marchi di proprietà
L’occhialeria, settore che esporta oltre il 90% della produzione ed è leader mondiale nel medio e alto di gamma, è confermata da due recenti accordi siglati da altrettanti marchi di proprietà di Essilux: Persol ha appena annunciato il lancio di una capsule con JW Anderson, settimana scorsa la sorpresa di un accordo simile tra Oliver Peoples e Cucinelli.
L’articolo dell’8 luglio: Brunello Cucinelli, nuova linea di occhiali insieme a Oliver Peoples
Il design italiano incontra l’estro britannico
In linea con il dna di Persol, marchio di occhiali con oltre cento anni di storia, Anderson ha adattato, per così dire, l’inconfondibile identità del 649 originale (l’occhiale da sole preferito da Marcello Mastroianni) e il profilo anticonformista dello 0009 al look dei giovani trendsetter di oggi con effetti cromatici sperimentali. Entrambi i modelli hanno alle spalle una lunga storia e in periodi diversi sono stati capisaldi del brand, affermandosi come vere e proprie icone culturali. «Ho sempre amato i Persol – ha spiegato Jonathan Anderson, stilista di origini britanniche e fondatore e direttore creativo del marchio che porta il suo JW Anderson, ma anche direttore creativo di Loewe e parte del progetto Genius di Moncler –. Gli occhiali Persol sono un grande classico a cui non potrei mai rinunciare, con una straordinaria qualità artigianale. Mi ricordano gli arredi della metà del secolo scorso e per le mie combinazioni cromatiche ho tratto ispirazione proprio dal loro design tradizionale».
De Rigo crea ex novo un brand da donna
Il 15 giugno De Rigo aveva fatto una scelta ancora diversa rispetto a Marcolin ed Essilor, lanciando il suo quarto e house brand, Yalea, la cui particolarità è di essere nato e prodotto pensando alle donne. Il marchio si aggiunge a Lozza, Police e Sting, gli altri tre brand di proprietà di De Rigo, e ha come testimonial Cindy Crawford e Bianca Balti, modelle di fama internazionale, differenti per età e per stile. Le collezioni Yalea saranno nei negozi, in Italia e all’estero, a partire da ottobre 2021 e Barbara De Rigo, chief marketing officer del gruppo veneto, ha spiegato: «La nostra azienda conosce bene il valore delle donne nel mondo del lavoro come nella società. Mia madre ha contribuito personalmente alla nascita e allo sviluppo di De Rigo che, sin dagli inizi, si è caratterizzata anche per la numerosa presenza di donne in azienda. Per questo abbiamo voluto arricchire il nostro portfolio con un nuovo marchio che abbiamo definito al 100% femminile. Abbiamo messo il nostro know-how al servizio di una collezione dall'eleganza contemporanea per creare modelli che si caratterizzano per uno stile che va oltre il tempo e la moda».
Kering Eyewear cresce nel lusso da vista con Lindberg
Non solo nuove sedi, licenze e brand, ma anche acquisizioni: giovedì scorso Kering Eyewear - azienda da 600 milioni di fatturato wholesale – ha comprato il 100% del capitale azionario di Lindberg, azienda danese con 35 anni di storia e circa 100 milioni di fatturato nel 2020, famosa per le montature da vista, che hanno vinto oltre cento premi per il design e sono all’avanguardia nell’utilizzo di materiali ultraleggeri come il titanio chirurgico, utilizzato anche nei bisturi, e di materie delicate e preziose come il corno o il legno. Una mossa, ha spiegato il presidente e ad di Kering Eyewear Roberto Vedovotto, per rafforzarsi nella parte delle montature da vista di alta gamma.
L’articolo del 9 luglio: M&A negli occhiali di lusso: Kering Eyewear compra Lindberg
La corsa (anche in Italia) di Fielmann
È l’intera filiera degli occhiali a mostrare una grande vivacità e capacità di ripresa a V post pandemia: nel primo semestre 2021 i ricavi di Fielmann, catena di ottici tedeschi leader in Europa, ha visto una crescita del 29% dei ricavi, arrivati a 919 milioni di euro, con un utile ante imposte previsto in aumento del 150%, a circa 95 milioni di euro. Fielmann è una società quotata, ma ha fornito anche indicazioni per l’intero 2021: per l’intero anno fiscale si prevedono ricavi a circa 1,9 miliardi e un utile ante imposte di circa 200 milioni.
L’espansione di Fielmann in Italia
Nonostante le restrizioni legate alla pandemia, l’azienda ha deciso di continuare a investire sul territorio italiano e sul suo indotto, aprendo nuovi store e offrendo nuovi posti di lavoro. Solo nel 2020, in piena emergenza Covid, sono stati aperti sei nuovi negozi e obiettivo per il 2021 è aprirne altrettanti. La prossima tappa è Torino: il negozio aprirà nella centrale via Garibaldi a fine luglio e sono confermate le aperture di Alba e Bologna, che porteranno l’azienda a quota 39 store italiani, e l’ingresso entro la fine del 2021 in due ulteriori regioni. «Le conseguenze della pandemia sono difficili da prevedere, ma la strategia di espansione sull’Italia continua», si legge in una nota. A oggi Fielmann è presente in Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Toscana, Trentino-Alto Adige e Veneto con più di 300 dipendenti italiani.
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