Nuove aziende agricole, 55mila sono under 35
Secondo Coldiretti: «È diventato il punto di riferimento per le nuove generazioni, al contrario di altri settori dove si registrano crolli del numero di imprese giovani: -24% per le costruzioni, -25% per il commercio al dettaglio, -28% per il tessile, -48% per le Tlc»
di Emiliano Sgambato
2' di lettura
Tra le imprese guidate da giovani in Italia crescono solo quelle agricole, con un aumento dell’1% negli ultimi dieci anni, in controtendenza rispetto al crollo degli altri settori (in media del 13%), per un totale di oltre 55mila under 35 che hanno scelto di costruirsi un futuro investendo nella terra, dalla coltivazione all’allevamento, dall’agriturismo alle vendite dirette fino alle bioenergie e all’economia green. Sono dati diffusi Codiretti sulla base di un rapporto del Centro Studi Divulga. «Nello spazio di un decennio, tra crisi, pandemia e guerra, il settore agricolo – sottolinea la Coldiretti – è diventato il punto di riferimento per le nuove generazioni, al contrario di altri settori dove si registrano crolli del numero di imprese under 35 che vanno dal 24% per le costruzioni al 25% per il commercio al dettaglio, dal 28% per il tessile al 48% per le Tlc».
Nell’ultimo anno sono nate in media 17 nuove imprese agricole giovani al giorno . Le aziende under 35 (una su cinque guidata da un laureato) hanno una superficie (Sau) superiore di oltre il 54% alla media, un fatturato più elevato del 75% e il 50% di occupati per azienda in più. Si tratta di imprese digitalizzate con almeno un’attività connessa, indirizzate verso il biologico e il commercio diretto dei loro prodotti. Tra i settori, ai primi posti ci sono ortaggi (13%), allevamento (11%) e vino (10%).
A ostacolare la crescita delle giovani imprese agricole «restano però – rileva Coldiretti – le difficoltà legate all’accesso alla terra e al credito. Il prezzo medio di un ettaro di terreno è di 20.900 euro, ma può arrivare a cifre di 1,5 milioni di euro se si considerano i vigneti dei grandi vini». Nel Nord Ovest il prezzo medio è di 29.100 euro a ettaro, sale a 42.300 al Nord Est, spinto soprattutto dal mercato vitivinicolo, scende a 15.200 euro al Centro, fino ai 13.400 del Sud Meridione e agli 8.800 delle Isole.
Nei campi c’è inoltre bisogno di lavoratori, spesso qualificati come trattoristi, serricoltori, potatori. Ma anche di tecnici dell’agricoltura 4.0. «C’è posto per almeno 100mila giovani – ha detto la Coldiretti alla presenza dei ministri Francesco Lollobrigida (Masaf) e Andrea Abodi (Sport e giovani) – per colmare la mancanza di manodopera che ha duramente colpito le campagne lo scorso anno».
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