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Nuove commesse targate Pentagono per la Salver di Brindisi

di Vincenzo Rutigliano

2' di lettura

Sarà la Salver di Brindisi, del gruppo MA Magnaghi Aeronautica spa, a realizzare le pale dell’elicottero Defiant X, il velivolo militare USA che sostituirà gli attuali Black Hawk. Negli stabilimenti campani di MA, a Napoli est, verranno invece realizzati i carrelli di atterraggio. Pale e carrelli sono previsti nell’accordo con cui Boeing e Lockheed Martin hanno selezionato, ad aprile, Magnaghi Group, per fornire il sistema di atterraggio del prototipo di elicottero proposto all’esercito americano. La commessa è stata formalmente aggiudicata dal Pentagono, ma verrà annunciata a fine novembre, dopo le elezioni americane di midterm. Una commessa enorme e di lunga durata per il gruppo guidato da Paolo Graziano che conta 7 siti produttivi tra Italia (Brindisi, Caserta e Napoli est), Brasile e Usa con circa 900 dipendenti. «Per Boeing l’ufficializzazione è solo una formalità diciamo politica, non giuridico-contrattuale – dice Graziano –. La commessa è acquisita e per quanto ci riguarda vale più di 1,5 miliardi di dollari che potrebbero diventare due vista la sua durata cinquantennale». Ora siamo ai prototipi, mentre la produzione andrà a regime nei 2 siti interessati nel 2029, con il via al programma di sostituzione dei 5000 Black Hawk ora in uso, per concludersi nel 2079. Nei prossimi mesi alla Salver di Brindisi, specializzata nello sviluppo e produzione di strutture aerospaziali in fibra di carbonio, entrerà nel vivo la prototipazione guidata da un centro di progettazione e test che Magnaghi Aeronautica attiverà a Napoli, dove è nata nel 1936. Senza contare che dal 2040 la tecnologia di Defiant X potrà essere utilizzata anche per gli elicotteri civili e per Magnaghi si apriranno ulteriori spazi di mercato. Come è accaduto anche per il velivolo full electric realizzato negli stabilimenti Usa e che ha volato a fine settembre. «È una novità mondiale per un velivolo a 9 posti totalmente elettrico e anche in questo caso – spiega Graziano – le ali sono state realizzate a Brindisi». È ancora un dimostratore tecnologico, ma il primo volo è stato positivo e si apre anche per questa via un enorme mercato per il gruppo MA e il sito brindisino, da tempo coinvolto anche nel programma di velivoli passeggeri Airbus 220: una maxi commessa fino al 2027 di 480 milioni.Per la Salver è una fase di crescita: i ricavi dai 41 milioni del 2022 sono stimati in crescita a 74 milioni entro il 2026 e gli addetti da 338 a 416. Da Salver un caso di dinamismo nel settore aeronautico, che a Brindisi vive una crisi molto seria legata soprattutto alla mancanza di un piano strategico di settore, che pure Confindustria, sottolinea il direttore Angelo Guarini «chiede da tempo. I poli aeronautici di Puglia e Campania – dice – rischiano di saltare, indotto compreso. Queste Pmi guardano tutte a Leonardo, ma nel 2023 quel gruppo esprimerà solo metà della sua capacità produttiva».

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