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Nuove povertà, alleanza tra Avsi, Banco Alimentare e Farmaceutico

Un network di 22 enti territoriali e 7.872 associazioni per rispondere ai bisogni dei nuovi poveri, aggravati dalla pandemia. Si stimolano giovani volontari

di Alessia Maccaferri

2' di lettura

Una vasta alleanza tra le realtà del non profit per contrastare le nuove povertà aggravate dalla pandemia da Covid. Al progetto Hub4all, lanciato a Milano, Parma e Bari, partecipano l’Avsi come capofila, la rete Banco Alimentare e di Banco Farmaceutico, e l'Associazione Portofranco Milano onlus. Cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Hub4all coinvolgerà 22 realtà non profit, più di 33mila giovani volontari, mentre quasi 9mila realtà del territorio beneficeranno di formazione e corsi di capacity building e saranno raggiunte oltre 1,6 milioni di persone vulnerabili.

La pandemia ha aggravato la situazione di vulnerabilità di numerose fasce di popolazione. Allo stesso tempo il terzo settore - che si è mosso da subito in maniera proattiva raccogliendo la generosità degli italiani - soffre da sempre di una frammentazione dovuta al numero elevato di associazioni, spesso di piccole dimensioni. Una varietà e una ricchezza che però non sempre aiuta a ottimizzare le risorse ed offrire una risposta adeguata. «L’idea è quella di mettere le persone al centro cercando di rispondere in modo sinergico e integrato ai bisogni» spiega Giorgio Capitanio, responsabile del progetto in Avsi. In particolare quest’ultima ong fa cooperazione allo sviluppo, concentrandosi in particolare sui temi della scuola, dell’istruzione e dell’educazione come l’associazione Portofranco onlus. Banco Alimentare recupera le eccedenze alimentari e le distribuisce a oltre 7.500 organizzazioni che sul territorio offrono aiuto alimentare a persone e famiglie in difficoltà, mentre Banco Farmaceutico raccoglie e recupera farmaci per donarli a 1.790 realtà assistenziali che, in tutta Italia, si prendono cura di chi ha bisogno.

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La collaborazione tra queste realtà permetterà di offrire alle persone una risposta unitaria. I bisogni saranno colti dalle associazioni di volontariato e dagli sportelli nelle parrocchie e nei Comuni. Il progetto prevede il coinvolgimento delle associazioni di volontariato sia con assunzione di personale e sostegno alle attività sia con una forte attività di capacity building. «Un terzo settore attivo che co-progetta con le istituzioni non può fare a meno di puntare a una maggiore professionalizzazione a 360 gradi» aggiunge Capitanio.

Inoltre Hub4all stimola la formazione di nuovi giovani volontari: «L’idea è di promuovere il volontariato partendo dalle scuole secondarie, le medie e le superiori. In questo modo si fa fronte anche a eventuali situazioni vulnerabili coinvolgendo i ragazzi nelle attività di volontariato», conclude Capitanio..

Il progetto ha un budget di 1,49 milioni, finanziato al 50% dal Governo e dalle quattro associazioni promotrici.

Riproduzione riservata ©
  • Alessia MaccaferriCaposervizio Nòva 24 - Il Sole 24 Ore

    Luogo: Milano

    Lingue parlate: italiano, inglese

    Argomenti: innovazione sociale, impact investing, filantropia, fundraising, smart cities, turismo digitale, musei digitali, tracciabilità 4.0, smart port

    Premi: Premio Sodalitas (2008), premio Natale Ucsi (2006), European Science Writer Award (2010)

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