Leader della crescita 2022: ecco le aziende italiane che crescono di più
L’indagine, alla quarta edizione, mette in fila le 450 aziende autocandidatesi che sono cresciute di più nel corso dell’anno. In testa alla classifica le consegne just in time di Winelivery, tra le grandi imprese spicca Zucchetti
di Laura La Posta
3' di lettura
Triplicato. Il fatturato cumulato delle imprese tecnologiche italiane Leader della crescita è passato nell’arco di una sola edizione del ranking da mezzo miliardo a 1,6 miliardi. E non si tratta dell’exploit di pochi big: nella classifica Sole 24 Ore-Statista, al suo quarto anno, il peso dei fornitori di servizi tecnologici è ora al 27% dei 450 premiati, dal 9% dello scorso anno.
«Effetto della pandemia e del relativo lockdown, che ha costretto le imprese ad accelerare la svolta tecnologica per favorire lo smart working, l’erogazione di servizi in modalità remota e recuperare con l’e-commerce il fatturato perso nei canali tradizionali di vendita», commenta Marco Paciocco, analista della divisione Ricerca & Analisi di Statista, partner del Sole 24 Ore in Italia, del Financial Times in Europa, di Newsweek negli Usa.
Da Amburgo, in Germania, il suo team ha preselezionato 7mila aziende italiane con i requisiti di partecipazione a Leader della crescita 2022 e ha valutato le candidature pervenute attraverso il bando online. È stato preso in esame il tasso annuo di crescita del triennio 2017-2020.
Ha vinto Winelivery, la società di consegna just on time di vino a domicilio che non a caso coniuga i due aspetti più rilevanti della classifica: le tecnologie, appunto, e le vendite online.
«Temevamo un tracollo dei bilanci riferiti all’annus horribilis della pandemia da Covid-19: il 2020 del crollo economico italiano dell’8,9% del Pil - spiega Thomas Clark, Senior associate partner di Statista -; invece abbiamo riscontrato numeri in tenuta. Il fatturato cumulato dei Leader della crescita è stato pari a 5,88 miliardi nel 2020, addirittura più alto dell’anno precedente. Segno di resilienza, di capacità di adattamento, di investimenti effettuati per garantire la sopravvivenza delle proprie imprese grazie al digitale, quando il mondo fisico è stato precluso con il lockdown».
Il gigante delle tecnologie nella lista è Zucchetti, leader del software applicativo presieduto da Cristina Zucchetti: è la società più grande per fatturato (958 milioni), raddoppiato in tre anni, e per numero di dipendenti (quasi 7.000), anch’essi raddoppiati.
Nel comparto tecnologico spiccano anche aziende più piccole, come Filo, specializzata nell’IoT (Internet of Things); Sixth Sense, spin-off della Scuola Sant’Anna di Pisa, Nethive focalizzato sulla sicurezza informatica, The Information lab (data analysis), Wakala (Business intelligence e native mobile applications) già presente nella lista dello scorso anno. Di rilievo anche Targa Telematics, leader delle soluzioni digitali per la mobilità ottimizzata ed evoluta, ora partecipata anche da Investindustrial. Nella lista spicca anche la vecchia MailUp (già Leader 2021) che ora si chiama Growens e ha continuato a crescere, confermandosi Leader 2022 e anche tra le European Fastest growing companies.
Alla categoria delle imprese tecnologiche è intrecciata quella dei fornitori o protagonisti del commercio elettronico, come Winelivery, prima del ranking, come Everli (ex Supermercato 24, in svolta internazionale dopo l’acquisizione della società polacca Szopi), come il super premiato sito Homepal (prima agenzia immobiliare digitale senza intermediazione, lanciato da Monica Regazzi e altri soci), come BrandOn (online sales enabler creato a Napoli da Paola Marzario e guidato dalla Ceo Ilaria Tiezzi).
Ha una forte vocazione digitale anche Jointly, società di welfare aziendale con una innovativa piattaforma online fondata da Anna Zattoni, presidente, e Francesca Rizzi, Ceo.
Come si può notare, ci sono diverse imprenditrici e manager donne nella lista: oltre alle citate spiccano ad esempio Isabelle Andrieu (fondatrice di Translated, portato al raddoppio del fatturato in tre anni, a quota 34 milioni), Cristiana Giopato (Giopato & Coombes, azienda di design dell’illuminazione d’interni), Maria Graziani (dell’azienda omonima produttrice di candele da 200 anni), Laura Frati Gucci (con Pirene, pubbliche relazioni).
Altra novità della classifica 2022 è il boom delle società benefit, delle B Corp certificate, delle Pmi innovative: forme d’impresa evolute, fortemente orientate al bene comune. Fra tutte, emergono le società benefit InfinityHub (quarta del ranking) e Treedom (in impetuosa crescita, con una lista di investitori vip e campioni sportivi come Giorgio Chiellini e Nico Rosberg).
Tra le B Corp è in forte crescita NWG Energia, che ha raddoppiato il fatturato in tre anni portandolo a 95 milioni, mentre tra le Pmi innovative spicca Neosperience, indicata da Gartner come unica realtà italiana tra le sei società produttrici di software più innovative al mondo. «Non male, come lista, per un triennio problematico, prima rallentato dalla scarsa crescita economica e poi fermato dal lockdown: l’Italia sorprende sempre per la sua qualità imprenditoriale e resilienza», conclude Marco Paciocco di Statista.
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