Nuovi calendari design: ci sono modi diversi di seguire i giorni che passano
Fra le tante opzioni per il nuovo anno, un modello che riprende e rivisita lo stendig calendar di Massimo Vignelli, un classico del design
di Caterina Maconi
1' di lettura
Chi ha stabilito che un calendario debba obbligatoriamente indicare solo i giorni che ci separano all'anno successivo? Se nel turbinio dell'esistenza l'ultima barriera da abbattere è quella del tempo, granitica nella nostra mente perché essenziale all'ordine delle cose, allora Polycalendar è riuscito nell'intento di ripensare anche quest'ultimo pilastro.
L'idea è venuta a Placed atoms, spin off di Giaco Whatever, l'azienda nata dal canale YouTube di Giacomo Di Muro, punto di riferimento per i maker. Polycalendar è la rivisitazione dello storico stendig calendar creato dal designer Massimo Vignelli nel 1966, esempio del design modernista degli anni Sessanta, fondato su due capisaldi: il carattere svizzero Helvetica e il concetto di griglia.
Il Polycalendar parte da qui e fa un passo in avanti. Non indica solamente i giorni come tradizionalmente si fa, ma trasmette una serie di informazioni aggiuntive ravvisabili già da un primo sguardo veloce. E cioè, tra le altre: segnala il giorno della settimana e quante ore produttive/lavorative mancano al termine della settimana; quante settimane ci separano dalla fine dell'anno e del quadrimestre; i giorni rimanenti prima dell'anno successivo, del successivo quadrimestre e mese. In questo modo si può rapidamente accedere alle informazioni che si preferisce ottenere, anche in maniera selettiva. Un countdown utile per esigenze di lavoro, familiari, di organizzazione di impegni. Inoltre, dietro ad ogni pagine viene proposta una frase ispirante e motivante, bella anche da mostrare.
Obiettivo di Placed atoms è quello di lanciare ogni mese un oggetto innovativo, dalla linea ricercata, ma sempre utile e funzionale. Prodotti di facile utilizzo, ideali per agevolare la quotidianità.
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