Emergenza Covid

Nuovi ristori e moratoria mutui Così la Val d’Aosta argina la crisi

di Carlo Andrea Finotto

 Via dello shopping a Courmayeur. L’economia della montagna è colpita duramente dall’emergenza causata dal Covid

3' di lettura

La Regione Valle d’Aosta scende in campo per sostenere imprese e cittadini colpiti dall’impatto sull’economia dei lunghi mesi di pandemia e di conseguenti lockdown con attività e spostamenti limitati o addirittura bloccati.
La giunta regionale ha messo e sta mettendo in atto un pacchetto di provvedimenti con l’obiettivo di traghettare il tessuto economico-sociale del territorio fino all’uscita dell’emergenza. Un compito non facile, con misure che si affiancano a quelle attivate a livello nazionale.
«Come nuova amministrazione siamo diventati operativi lo scorso 21 ottobre in piena pandemia – spiega Carlo Marzi, assessore alle Finanze, Innovazione, Opere pubbliche e Territorio –. Ci siamo trovati a gestire due situazioni straordinarie: una pandemia e anche la stagione invernale chiusa». Un doppio colpo quasi da “ko” per un territorio la cui economia dipende in buona parte dal turismo. «Vero – conferma Marzi – Ovviamente tra i comparti più colpiti ci sono quello alberghiero, la ristorazione, gli impianti sciistici, gli agriturismi, ma quasi tutti gli altri settori, dall’agricoltura ai trasporti all’edilizia, sono in qualche modo legati e hanno una quota importante del giro d’affari connessa con il mondo del turismo.La situazione creata dalla seconda e dalla terza ondata ha causato effetti devastanti non ancora completamente definibili visto che la pandemia non è risolta». In più, ricorda l’assessore regionale alle Finanze, «il primo lockdown decretato poco più di un anno fa, è arrivato quando la stagione invernale volgeva al termine e, quindi, con un impatto più contenuto rispetto a questa volta quando, invece, ha colpito a 360 gradi i comparti economici e per tutta la durata della stagione».
Carlo Marzi spiega che la Regione sta cercando di dare risposte alle richieste di aiuto «provenienti praticamente da tutti gli ambiti economici e della società. Abbiamo tracciato una immaginaria linea rossa tra le richieste, cosa si poteva fare e quello che si doveva fare per rendere efficace le misura».
Tre i fronti sui quali l’amministrazione si muove. «Il primo è quello relativo all’intervento diretto ai lavoratori dell’economia invernale» spiega Marzi. «Il secondo, più recente, riguarda la sospensione delle rate dei mutui di imprese e cittadini, un provvedimento votato all’unanimità da parte del Consiglio regionale e che risponde a un’esigenza concreta proveniente dal territorio». Si tratta, sottolinea l’assessore, di una misura parallela a quella nazionale, denominata Cura Italia, e prevede la «sospensione delle posizioni debitorie che fanno capo alla finanziaria regionale Finaosta, la quale ha in pancia 800milioni di euro di mutui compresi quelli per l’acquisto della prima casa e finanziamenti relativi un po’ a tutti i settori economici». Il provvedimento, riservato ai residenti, comprende anche operazioni più datate che coinvolgono Unicredit per il periodo in cui gestiva la tesoreria regionale.
«È un’operazione – dice Marzi – che da un lato tiene conto dei conclamati peggioramenti della situazione economica da parte delle imprese o la perdita del lavoro per i cittadini, ma prevede anche la possibilità, da parte della finanziaria regionale di rinegoziare i finanziamenti spostando in avanti anche di cinque anni la scadenza naturale della rateizzazione». Naturalmente, in questi casi Finaosta è chiamata a verificare l’esistenza di idonee condizioni di merito di credito da parte dei beneficiari.
Il terzo fronte di aiuti cui la Regione sta lavorando dovrebbe vedere la luce entro la fine di maggio: si tratta di un pacchetto di misure che faranno capo all’assessorato allo Sviluppo economico, Formazione e Lavoro, guidato da Luigi Bertschy, coinvolgendo anche altri settori: una sorta di “ristori alla valdostana” rivolto al mondo del lavoro e alle imprese, con anche interventi di matrice fiscale e ulteriori accordi sul versante del credito.

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