Nuovo codice comunicazioni elettroniche: cosa devono sapere gli utenti

Il nuovo codice comunicazioni elettroniche, che entra in vigore il 24 dicembre, comincerà a dare i suoi primi effetti a partire da gennaio 2022

di Alessandro Longo

,

(thodonal - Fotolia)

4' di lettura


Il nuovo codice comunicazioni elettroniche, che entra in vigore il 24 dicembre, comincerà a dare i suoi primi effetti a partire da gennaio 2022. Molti dei quali hanno forti e importanti conseguenze per gli utenti finali in termini di nuovi diritti o di rafforzamento di diritti esistenti. Abbiamo analizzato il testo uscito in Gazzetta Ufficiale, in particolare il ricchissimo articolo 98, con l'aiuto di Marco Pierani – colonna istituzionale di Altroconsumo – e uno dei più noti e storici giuristi delle telecomunicazioni, Fulvio Sarzana.
Contratti 24 mesi

La novità più nota riguarda la durata dei contratti.

Punto su cui già molti giornali, incluso il Sole24Ore, hanno scritto; ma un'analisi della legge rivela alcuni aspetti meno evidenti e potenzialmente problematici per il consumatore, secondo Pierani e Sarzana. Secondo il nuovo codice ora ogni contratto di telefonia, comprese le rate di apparati, dovrà durare massimo 24 mesi; c'è anche il nuovo obbligo per gli operatori di prevedere tra le proprie offerte commerciali almeno un'offerta con “una durata massima iniziale di 12 mesi”. Adesso com'è noto ci sono offerte anche con durata 48 mesi, con rate da pagare – per router o smartphone inclusi nel contratto - anche dopo la disdetta. Una situazione che secondo le associazioni consumatori e l'Antitrust non era ottimale, perché ne venivano bloccati il cliente e la concorrenza.

Loading...

I compromessi del testo

L'attuale testo è un compromesso, maturato dopo il passaggio parlamentare: il decreto nella versione precedente prevedeva durate massimo 12 mesi. Un impatto potenzialmente negativo del taglio delle rate, come segnalato dagli operatori, è il possibile aumento del costo della singola rata. Il nuovo smartphone 5G o il router per la fibra ottica nelle case avrebbe un costo mensile più alto, forse disincentivando così alcuni consumatori. Non è detto però che gli operatori si adegueranno in questo modo alla mutata durata contrattuale.L'attenzione di Pierani e Sarzana si è concentrato poi su una parte poco chiara del decreto: sola eccezione al limite dei 24 mesi, nel nuovo codice, “se il consumatore ha convenuto in un contratto separato di rateizzare i pagamenti esclusivamente per l'installazione di una connessione fisica, in particolare a reti ad altissima capacità”. Tuttavia, “un contratto a rate per l'installazione di una connessione fisica non include l'apparecchiatura terminale, a esempio router o modem, e non impedisce ai consumatori di esercitare i loro diritti in virtu' del presente articolo”.Che vuol dire?

Gli obblighi degli operatori

L'interpretazione più probabile, per Sarzana e Pierani, è che gli operatori potranno avere contratti separati per le rate dell'installazione del servizio; qui compreso solo l'intervento tecnico, non apparati. E queste rate potranno essere di lunghissima durata. Il rischio, secondo i due esperti, è che questa eccezione funga come escamotage agli operatori per caricare sull'installazione altri costi, in modo invisibile. “Il router potrebbe essere gratuito, formalmente, ma il suo costo essere scaricato praticamente all'interno delle rate delle installazione”, teme Pierani.

Il ruolo di Agcom

Il ruolo dell'Agcom sarà essenziale per vigilare sulla congruità dei costi e in generale sull'interpretazione di certi passaggi normativi meno espliciti.Le novità sulla durata dei contratti valgono anche per micro imprese, professionisti e organizzazioni salvo accordi diversi con l'operatore.“Questa estensione a utenti non consumer è una novità importante – dice Sarzana; prima era prevista solo in alcune delibere dell'Agcom, ora diventa norma primaria”.Il diritto di recesso per cambi contrattuali“Anche altri punti del codice servono a canonizzare, in norma primaria, diritti prima sostenuti solo da norme secondarie. Così li si rafforza e rende più cogenti per gli operatori – spiega Sarzana. Un esempio sono le norme sul diritto di recesso gratuito in caso di cambi contrattuali”.Il codice ribadisce – rafforzandolo – il diritto dell'utente a essere avvisato entro 30 giorni in caso di cambi contrattuali unilaterali e a disdire in loro conseguenza in modo gratuito (senza costi di disdetta), se questi cambi sono peggiorativi. In più concede 60 giorni di tempo all'utente per pensarci (quindi anche oltre il giorno di entrata in vigore delle modifiche contrattuali), contro gli attuali 30 giorni.

Più trasparenza sui contratti

Il nuovo codice comunicazioni elettroniche impone anche agli operatori maggiore trasparenza sui rinnovi automatici delle offerte. Sappiamo che ora tutti i contratti si rinnovano in automatico, di anno in anno, salvo disdetta dell'utente (che può avvenire in ogni momento e poi l'operatore ha 30 giorni di tempo per renderla esecutiva; il consumatore è tenuto a pagare solo per gli effettivi giorni di fruizione del servizio fino alla disdetta e comunque non oltre i 30 giorni dalla richiesta).

La novità

“Con almeno due mesi di anticipo rispetto alla proroga automatica del contratto, i fornitori informano l’utente finale, in modo chiaro e tempestivo e su un supporto durevole, circa la fine dell’impegno contrattuale e in merito alle modalità di recesso dal contratto e migliori tariffe relative ai loro servizi”. Quindi il rinnovo non sarà più così opaco com'è stato finora: l'utente sarà avvisato della scadenza e avrà un'opportunità di valutare la disdetta; tanto più che sarà informato sulle “migliori tariffe” dell'operatore. Potrà allora sapere se il suo operatore ha nel frattempo ridotto i prezzi, capire quindi sta pagando (troppo) di più rispetto alla media del mercato. Potrà così premere per uno sconto (di cui però non ha diritto) con una nuova tariffa o cambiare operatore.Questa norma combatte il fenomeno diffuso secondo cui molti utenti restano per anni o decenni con vecchie tariffe, molto più care del mercato (perché nel frattempo i prezzi telefonici sono calati).A questo stesso scopo, il nuovo codice chiede ai fornitori di offrire agli utenti finali tali informazioni in merito alle migliori tariffe almeno una volta all’anno.


Riproduzione riservata ©

loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti