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Ristorazione, spettacolo, turismo e sport: verso un decreto ristori da 5 miliardi

Lo scenario che si è andato delineando in queste ore, lo schema su cui si starebbe muovendo il governo, è quello di un unico decreto con ristori per le attività colpite dal nuovo dpcm e proroga della Cig Covid fino alla fine dell'anno, e più avanti un ulteriore decreto “novembre” che disciplinerà l'utilizzo degli “avanzi” delle misure messe in campo finora

(ANSA)

4' di lettura

Varato il Dpcm (il secondo in una settimana) per provare a contenere l’ondata autunnale di contagi da Coronavirus, si apre per il Governo ora la partita del ristoro da garantire alle categorie colpite dalle nuove misure che impongono un lockdown parziale. Un elenco è stato fornito dallo stesso premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa con la quale ha illustrato le misure approvate nella notte tra sabato e domenica e in vigore da oggi fino al 24 novembre.

Lo scenario che si è andato delineando in queste ore, lo schema su cui si starebbe muovendo il governo, è quello di un unico decreto con ristori per le attività colpite dal nuovo dpcm e proroga della Cig Covid fino alla fine dell'anno, e più avanti un ulteriore decreto “novembre” che disciplinerà l'utilizzo degli “avanzi” delle misure messe in campo finora.

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Il decreto ristori, che dovrebbe arrivare sul tavolo del Cdm domani, 27 ottobre, dovrebbe valere circa 5 miliardi, che saranno distribuiti tra rinnovo della Cig (1,6 miliardi), ristori a fondo perduto (1,5-2 miliardi), credito d'imposta per gli affitti, rinvio della rata Imu di dicembre, un ulteriore mese di Rem e una nuova indennità una tantum per stagionali e lavoratori del turismo, dello sport e dello spettacolo.

Gualtieri-Patuanelli vedono maggioranza

Nella serata di lunedì 26 si è tenuto un incontro tra governo e maggioranza in vista del varo del provvedimento': il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri e il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, secondo quanto si apprende, si sono confrontati con i capigruppo dei partiti di maggioranza sulle misure previste nel decreto.

Castelli, indennizzi da 100% a 200% del calo fatturato

«Il fondo perduto a cui stiamo lavorando nel decreto “ristori” andrà dal 100% al 200% del calo del fatturato. In sostanza da 3 a 6 volte la percentuale garantita con il decreto rilancio», ha spiegato la vice ministro dell'Economia Laura Castelli in vista del Cdm sugli indennizzi. «Un supporto immediato a tutte quelle attività che, per le disposizioni del Dpcm, dovranno chiudere o limitare gli orari di apertura», ha aggiunto Castelli che ha concluso: «Stiamo chiedendo loro un grande sacrificio per garantire il benessere di tutti. E' giusto che lo Stato si schieri dalla loro parte».

I contributi, secondo quanto detto dal ministro Roberto Gualtieri, potrebbero arrivare «già entro metà novembre, forse persino entro l'11 novembre». A chi aveva già fatto domanda arriveranno in automatico, mentre chi non l’ha fatta e le aziende con fatturato oltre 5 milioni di euro (aggiunte rispetto al passato) dovranno attendere qualche settimana in più. Ma comunque gli aiuti arriveranno «entro l’anno».

Contributo a fondo perduto (automatico per chi lo ha già avuto in passato)

Le imprese che dovranno chiudere totalmente (cinema, teatri, palestre, piscine, centri benessere, sale gioco, sale scommesse, bingo, discoteche), ha spiegato il viceministro all’Economia, Antonio Misiani, avranno un contributo a fondo perduto più rilevante di quelle che invece dovranno interrompere la propria attività alle ore 18 (ristoranti, agriturismo, bar, gelatarie, pasticcerie). In totale si tratta di una platea di 350mila imprese.

Affitti e Imu

Con il credito che il Governo conta di portare in Gazzetta Ufficiale nelle prossime ore ci sarà, per tutte le attività coinvolte dalle nuove misure d’urgenza, un credito d’imposta degli affitti per due mensilità cedibile al proprietario e lo stop della seconda rata Imu.

Ristoranti, bar, pizzerie

Il decreto Agosto aveva garantito un finanziamento a fondo perduto per gli esercizi di ristorazione con perdita di fatturato da marzo a giugno 2020 di almeno il 25% rispetto allo stesso periodo 2019. Con il nuovo decreto in arrivo questa limitazione verrà tolta e il sostegno garantito a tutte le attività coinvolte dalle nuove limitazioni introdotte dal governo con il Dpcm in vigore fino al 24 novembre.

Sempre nel decreto Agosto il Governo aveva previsto ulteriori 400 milioni di euro a fondo perduto stanziati per gli esercenti dei centri storici che a giugno 2020 avessero un calo del 50% del fatturato rispetto allo stesso mese 2019.

Turismo, spettacolo e sport

Il governo offrirà una nuova indennità mensile una tantum per stagionali del turismo, spettacolo e lavoratori a intermittenti dello sport che non usufruiscono della cassa integrazione perché non lavoratori dipendenti. Saranno «800 euro di indennità per novembre» ha annunciato il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora. Per associazioni e società sportive il fondo perduto srà da 50 milioni di euro «da erogare entro novembre».

Con il decreto Cura Italia erano stati stanziati 33 milioni di euro tra sostegno al mondo dello spettacolo e diritto d’autore per artisti con basso reddito, mentre il decreto rilancio aveva assicurato a intermittenti e lavoratori dello spettacolo non beneficiari di integrazione salariale un’indennità di 600 euro mensili per aprile e maggio 2020.

Con il decreto agosto il settore del turismo aveva usufruito di un credito di imposta per la riqualificazione delle strutture turistico-alberghiere e un’estensione a luglio 2020 del credito di imposta per il canone di locazione di immobili in esercizio stagionale. Era stata prevista l’esenzione della seconda rata Imu.

Nuova mensilità da reddito di emergenza

Per le famiglie che non hanno accesso a nessuna delle altre misure prevista una ulteriore mensilità di reddito di emergenza. La misura messa in campo durante l’emergenza da Covid per massimo due mensilità per nucleo percettore, è stata erogata finora a 290mila famiglie per almeno una mensilità. L’importo medio mensile a famiglia è stato di 558 euro.

Cassa integrazione

Il Governo, ha confermato la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo lavora al rifinanziamento «generale complessivo» della cassa integrazione con altre 18 settimane.

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