Il gop si allea con i dem

Trump, nuovo schiaffo dei repubblicani: respingono il suo veto su un piano di spesa da 740 miliardi

Il partito che lo ha sostenuto e di cui formalmente fa parte, sta progressivamente abbandonando Trump e i suoi tentativi di ribaltare il risultato elettorale

di Redazione Esteri

Il Congresso Usa annulla veto di Trump sul budget per la Difesa

2' di lettura

I repubblicani abbandonano il presidente uscente Donald Trump al suo destino e si uniscono ai democratici in una scelta bipartisan per far passare il piano di spesa per la difesa da 740 miliardi di dollari. Al Senato il partito che si gioca la maggioranza che ha tuttora con l’imminente voto in Georgia ha seccamente respinto il veto posto dal presidente per bloccare il piano di spesa.

È questa l’ultima puntata di una serie che progressivamente sta raccontando la fine dei matrimonio di convenienza tra il vecchio Gop e il dilagante e poco ortodosso 46esimo presidente degli Stati Uniti, sconfitto dal democratico Joe Biden che si insedierà in carica il 20 gennaio.

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Ieri, primo giorno dell’anno, si è resa evidente la frattura tra Trump e il suo vice che fino all’ultimo si è attenuto alla disciplina di squadra. Trump prova ancora a ribaltare il risultato delle presidenziali: un giudice federale del Texas ha infatti respinto l'azione legale del deputato repubblicano Louie Gohmert e di altri compagni di partito dell'Arizona per costringere Mike Pence a cambiare i voti del collegio elettorale quando il 6 gennaio presidierà la sessione del Congresso chiamata a ratificare l'esito delle elezioni. Secondo il giudice, i promotori dell'iniziativa non hanno titolo per l'azione legale e lo stesso Pence si era opposto all'istanza.

Tempo scaduto

Il tempo per contestare i risultati elettorali è passato e non c'è alcun ruolo delle forze armate nel tentativo di cambiarli. E' il messaggio lanciato dalle colonne del Washington Post da tutti i 10 ex capi del Pentagono, compresi i due nominati e poi rimossi da Donald Trump, Jim Mattis e Mark Esper. Un palese rimprovero al presidente e ai suoi alleati che insistono nelle accuse di elezioni fraudolente; qualcuno teme che Trump possa usare l'Esercito per restare al potere. Le parole di 10 ex capi del Pentagono sono chiare: «Le nostre elezioni si sono tenute. Sono stati effettuati riconteggi e controlli. Appropriati ricorsi legali sono stati esaminati dai tribunali. I governatori hanno certificato i risultati. E il collegio elettorale ha votato», scrivono. «Il tempo per contestare i risultati è passato: ora è arrivato il tempo per il conteggio formale dei voti del collegio elettorale, come prescrivono la costituzione e lo statuto».


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