ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùAziende ed Istituzioni

Nuovo sostegno dalla Regione Marche agli investimenti in due aree di crisi industriale complessa

Gli aiuti sono destinati al distretto calzaturiero del Fermano-Maceratese e del Piceno

di Daniela Casciola

4' di lettura

Si riapre la possibilità di realizzare investimenti produttivi con il sostegno dei contributi della legge 181/1989 nelle aree di crisi industriale complessa del distretto calzaturiero del Fermano-Maceratese e del Piceno.

Per completare gli investimenti previsti nei rispettivi accordi di programma, il ministero delle Imprese e del Made in Italy è in procinto di riaprire gli sportelli per consentire alle imprese di presentare progetti di investimento, con la gestione di Invitalia. Gli avvisi di apertura sono stati anticipati in due incontri avvenuti ad Ascoli Piceno e a Civitanova Marche.

Loading...

Il distretto del fermano-maceratese ha attraversato una fase di crisi come molti altri distretti legati alla moda. É un sistema in fase di riorganizzazione che può contare su un alto livello di specializzazione di positiva considerazione sul mercato, attestata anche dall'entrata sul territorio di diversi gruppi industriali italiani e stranieri leader nel mondo della moda.

«Si tratta di risorse importanti per favorire la rigenerazione delle aree di crisi industriale complessa - afferma l'Assessore allo Sviluppo economico, Andrea Maria Antonini - una rigenerazione che deve necessariamente passare attraverso un modello di sviluppo innovativo, che sia anche sostenibile, incentivando la competitività delle imprese ivi localizzate attraverso investimenti produttivi, ma anche transizione digitale, formazione e innovazione organizzativa – continua l'Assessore Andrea Maria Antonini - permettendo così quel salto di qualità necessario per rafforzare la leadership del distretto e promuovendo il concetto stesso di comunità, con la sua articolazione in filiere produttive proiettate sempre di più verso i mercati internazionali».

Nella Valle del Chienti è presente una filiera pelle particolarmente integrata, che parte dalle concerie e si sviluppa nei vari prodotti della pelletteria e soprattutto nelle calzature. Naturalmente, la ripresa dell'area passa anche attraverso processi di diversificazione che possono creare sul territorio alcune alternative e nuove possibili traiettorie di sviluppo. L'accordo di programma relativo a quest'area ha previsto un intervento complessivo di 30 milioni di euro equamente suddivisi tra livello centrale e livello regionale.

Il nuovo bando del ministero delle Imprese parte da un budget di circa 7,3 milioni di euro.

L'area del Piceno non presenta caratteristiche distrettuali paragonabili alla valle del Chienti del Fermano-Maceratese. Sono presenti diverse specializzazioni, in parte derivate e sviluppatesi a seguito di investimenti attratti sul territorio. Certamente la vocazione nel campo dell'elettromeccanica, quella sui materiali e quella sul settore alimentare rappresentano le principali specializzazioni presenti sul territorio, che negli ultimi anni ha visto lo sviluppo e il consolidamento di nuove imprese leader di proprietà locale. Il valore dell'accordo di programma era di circa 32 milioni di euro, di cui circa 26,5 destinati agli investimenti e allo sviluppo locale, e 5,5 alle politiche attive del lavoro. L'accordo si estende con ulteriori risorse anche al territorio abruzzese adiacente della provincia di Teramo (Val Vibrata).

Le risorse disponibili sul nuovo bando della legge 181 sono pari a oltre 6 milioni di euro solo per la parte marchigiana (oltre 10 per la parte abruzzese).

In entrambi i casi le risorse derivano dagli esiti dei bandi precedentemente attuati e quindi da risorse rimaste per ora inutilizzate. I bandi dovranno necessariamente uscire a breve, prima della scadenza degli accordi che è stabilita a fine luglio.

Questo strumento di sostegno è particolarmente importante ed efficace per il rilancio degli investimenti nelle aree di crisi.

Recentemente sono state portate alcune modifiche all'impostazione degli anni passati. Tra le principali novità, la riduzione dell'importo minimo dell'investimento da 1,5 a 1 milione di euro, che può consentire una migliore accessibilità alle Pmi.

L'intervento può sostenere investimenti produttivi consistenti in nuove unità produttive, ampliamenti e riqualificazioni e interventi per la sostenibilità ambientale dei processi produttivi. I programmi di investimento possono essere completati da interventi per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale, interventi per l'innovazione nell'organizzazione e nei processi produttivi, la formazione del personale.

Il ministero, attraverso Invitalia, concede sia un finanziamento agevolato pari ad almeno il 20% del valore del progetto (e privo di garanzia fideiussoria fino a 10 milioni di euro), sia contributi in conto capitale, il tutto ovviamente nel rispetto dei diversi regimi di aiuto applicati.

É significativo il fatto che la quasi totalità delle due aree di crisi è composta da Comuni che rientrano nella carta degli aiuti ai sensi dell'articolo 107, comma 3, del Trattato dell'Unione europea. Questo significa un aumento del livello di contribuzione del 15% sugli investimenti produttivi per ogni categoria di impresa e quindi la possibilità di partecipazione anche per le grandi imprese, che potrebbero ottenere un contributo del 15% anche sull'investimento (mentre le medie imprese possono raggiungere il 25% e le piccole il 35%). Infine, i due bandi prevedono la possibilità di applicare (in extremis) l'articolo 3.13 del Temporary Framework dovuto all'emergenza Covid, vigente fino al 31 dicembre, che potrebbe determinare un ulteriore innalzamento generale del 15%. Quindi, livelli di sostegno decisamente interessanti.

«Si tratta di una opportunità importante che, affiancata ai nuovi interventi in fase di attivazione del POR FESR 2021-2027, può dare una spinta decisiva al rilancio di queste due aree in difficoltà, ma certamente ricche di potenzialità, e dell'intera regione», ha concluso L'Assessore Antonini.

Riproduzione riservata ©

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti