CREATO PER ENI

Obiettivo zero emissioni entro il 2050: una trasformazione nel segno delle rinnovabili

4' di lettura

Ricoprire un ruolo chiave nella sostenibilità e nell'innovazione, promuovendo lo sviluppo sociale ed economico in tutte le sue attività. La missione di Eni nel corso del prossimo triennio, definita lo scorso febbraio con il varo del piano strategico 2021-2024, è chiara e rappresenta un ulteriore passo avanti del progetto di trasformazione dell'azienda, il cui punto di arrivo finale è altrettanto esplicito: arrivare alla totale decarbonizzazione di tutti i prodotti e di tutti i processi entro il 2050, raggiungendo nel frattempo nuovi obiettivi intermedi di riduzione delle emissioni assolute rispetto al 2018, del 25% entro il 2030 e del 65% entro il 2040. Un piano concreto e ambizioso, economicamente sostenibile e tecnologicamente realizzabile, così come l'ha definito al momento della sua presentazione Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni. Un piano ambizioso anche sotto il profilo economico e finanziario - la prevista crescita della base retail porterà a 15 milioni di clienti e al raddoppio dell'Ebitda a quasi un miliardo di euro - e che trova sostanza anche in un altro passaggio chiave per il futuro dell'azienda: la fusione dei business delle energie rinnovabili e del retail, avviata a inizio 2021 per rafforzare ulteriormente l'integrazione, la diversificazione e l'espansione dei business retail e rinnovabili. Una fusione che farà leva sulla già ampia base clienti della controllata al 100% Eni gas e luce e su un aumento della fornitura di energia da rinnovabili e da progetti di economia circolare, seguendo un percorso di progressiva espansione globale del business delle energie verdi.

Ad oggi Eni, tramite Eni gas e luce, conta 10 milioni di clienti retail in Europa e, grazie alla fusione delle divisioni retail e rinnovabili, andrà a massimizzare la creazione di valore per la clientela, ampliando l'offerta a livello di servizi e di infrastrutture. La sfida da vincere è infatti quella di aumentare la capacità di generazione elettrica da fonte rinnovabile, passando dai 5 GW di potenza installata stimata per il 2025 ai 15 GW da raggiungere entro il 2030 fino ai 60 GW pianificati al 2050. Per dare concretezza a questo progetto di fusione la compagnia metterà in campo la propria comprovata solidità finanziaria per minimizzare l'impatto della volatilità dei prezzi, una maggiore efficienza operativa e di processo e un continuo bilanciamento del portafoglio prodotti. Fra le molteplici opzioni previste per la valorizzazione del nuovo veicolo societario nel corso del 2022 è prevista inoltre la quotazione in Borsa dello stesso tramite un’offerta pubblica iniziale (IPO) oppure la cessione o lo scambio di una quota di minoranza.

Il presente e il futuro prossimo di Eni trovano applicazione anche in un'altra componente del piano, e cioè la strategia di internazionalizzazione, un elemento centrale per lo sviluppo di un'ampia gamma di servizi legati alla casa e all'energia e che ha registrato a inizio 2021 due importanti operazioni in Spagna. La prima ha sancito l'ingresso nel mercato iberico di Eni gas e luce attraverso l'acquisizione di Aldro Energía, realtà del Grupo Pitma attiva nella vendita di energia elettrica e gas a clienti residenziali e business, e della società di servizi Instalaciones Martìnez Dìaz SLU. Aldro Energía, con sede a Torrelavega, nella regione settentrionale della Cantabria, ha al proprio attivo circa 250.000 clienti (principalmente in Spagna e Portogallo), vanta un'importante focalizzazione sul segmento delle piccole e medie imprese e costituisce per Eni una delle chiavi per ampliare la propria presenza nel mercato europeo, dove è al momento già attiva con le controllate Eni Gas & Power France in Francia, Zenith in Grecia e Adriaplin in Slovenia. Le competenze di Eni gas e luce nell'ambito delle soluzioni destinate famiglie, condomini e imprese (oltre 8 milioni i clienti in Italia), saranno indirizzate in modo particolare per promuovere un uso migliore dell'energia tramite servizi per l'efficientamento e la riqualificazione energetica di immobili residenziali e abitazioni, il fotovoltaico e la mobilità elettrica.

L'accordo siglato a febbraio con X-Elio per l'acquisizione di tre progetti fotovoltaici nel Sud della Spagna per una capacità complessiva di 140 MW è la seconda grande operazione compiuta da Eni nell'ambito dell'espansione della propria attività nel Paese iberico, dove la società punta a una crescita nelle rinnovabili pari a 1 GW nei prossimi cinque anni. X-Elio è uno degli operatori leader a livello globale nel campo dell'energia verde e in Spagna ha in essere progetti da 250 MW attualmente in fase di costruzione, un accordo a lungo termine per l'acquisto di elettricità da oltre 650 MW e oltre 1,5 GW in fase di sviluppo. In base all'intesa, Eni sarà responsabile della realizzazione degli impianti e della commercializzazione dell'energia elettrica. Come ha sottolineato anche Claudio Descalzi, l'AD di Eni, l'operazione ha una valenza duplice: da una parte rafforza la strategia a sostegno della transizione energetica e della riduzione delle emissioni di CO2, dall'altra costituisce la base di future sinergie con il business luce & gas retail a sostegno della generazione di valore lungo l'intera catena di energia verde.

Sempre nell'ambito delle energie rinnovabili, e in particolare dell'eolico, Eni ha recentemente firmato un accordo per l'acquisito dalle società Glennmont Partners (“Glennmont”) and PGGM Infrastructure Fund (“PGGM”) del 100% di un portafoglio di 13 campi eolici onshore in Italia, con una capacità complessiva di 315 MW già in esercizio. Il portafoglio acquisito è composto da 256 aerogeneratori entrati in esercizio fra il 2009 e il 2016 e localizzati in Sicilia, Puglia, Basilicata e Abruzzo. Insieme ai 35 MW già in corso di costruzione in Puglia, Eni ha raggiunto così i 350 MW di capacità eolica installata in Italia, divenendo uno dei principali operatori nel Paese.
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