Occhiali smart, health device e nuovi telefonini pieghevoli. Le novità di Oppo
La casa cinese, nel corso del rituale appuntamento con il suo “Inno Day ha presentato nuovi prodotti tra cui i foldable di nuova generazione
di Gianni Rusconi
4' di lettura
Una giornata di presentazioni per confermare al mercato che, nel novero dei produttori in pista per contendersi i favori degli appassionati di gadget digitali, c'è anche Oppo. La casa cinese, nel corso del rituale appuntamento con il suo “Inno Day”, negli anni teatro di debutti eccellenti (vedi la NPU proprietaria MariSilicon X e il primo smartphone pieghevole Find N) ha toccato tasti noti e comuni ai giganti del mondo consumer tech, spaziando nei sui vari annunci dall'entertainment alla produttività per arrivare a temi più “sociali” come la salute. Con un denominatore comune a prodotti e tecnologie oggetto di rilascio: una user experience che vuole (e per certi versi “deve”) essere ancora più smart. La ricetta per vincere? Anche in questo caso l'ingrediente principale è di fatto lo stesso di altri vendor, e cioè l'ecosistema, che nel caso di Oppo conta di circa un milione fra sviluppatori e creators che hanno distribuito prodotti e servizi attraverso le piattaforme dell'azienda e fa leva su iniziative come il Research Institute Innovation Accelerator per scovare nuove soluzioni negli ambiti della tecnologia accessibile e della salute digitale.
I foldable di seconda generazione
Find N2, motorizzato con il chipset personalizzato MediaTek Dimensity 9000+, e Find N2 Flip, pilotato dalla piattaforma mobile Snapdragon 8+ Gen 1: questi i nomi commerciali degli attesi nuovi pieghevoli di seconda generazione, con il secondo a fregiarsi del titolo di primo smartphone foldable di Oppo con form factor a conchiglia ad essere distribuito anche sul mercato globale, Europa compresa, a partire da inizio 2023. Esplicita, in sede di presentazione dei nuovi device alla stampa, la sottolineatura di Billy Zhang, Presidente della divisione Overseas Sales and Services: “gli smartphone pieghevoli sono uno dei segmenti prodotto più importanti per Oppo e vi continueremo a investire”. Se non è una dichiarazione di sfida alle varie Samsung, Huawei, Tcl e via dicendo ci assomiglia molto, e va a sommarsi alle ambizioni dei brand cinesi in un segmento che molto promette e che ancora deve trovare la strada maestra per avviarsi alla maturità. Guardando alle peculiarità tecniche dei due device, il Find N2 Flip introduce a detta di Oppo una soluzione avanzata per questa tipologia di dispositivi, che nasce da tre anni di sviluppo dedicato. Quale? La presenza di uno schermo frontale più grande, che migliora la user experience grazie a un display verticale funzionale allo svolgimento delle attività quotidiane più importanti (vedi la visualizzazione di massimo sei notifiche alla volta e l'anteprima delle foto scattate). Per il Find N2, invece, parlano l'estrema leggerezza e compattezza del telaio nonostante il display interno da 7,1 pollici e quello esterno da 5,54 pollici (il peso del terminale non supera i 235 grammi, per uno spessore di 14,6 mm quando chiuso), il sistema di cerniere Flexion Hinge più piccolo e più robusto rispetto a quello del modello precedente che promette di rendere quasi invisibile l'effetto della piega dello e infine il comparto fotografico a tripla camera Hasselblad (con sensore primario Sony da 50MP) che si avvale del processore di imaging neurale MariSilicon X.
Il nuovo SoC audio Bluetooth
La precisazione è d'obbligo: il nome del componente è simile ma la funzione è tutt'altra: il primo componente della famiglia MariSilicon, la serie X, era dedicata alle foto e ai video mentre il secondo, la serie Y, è stato sviluppato per l'audio. Il nuovo system on chip si presenta con credenziali ambiziose, a cominciare da quella che lo eleggere fra i primi Soc Bluetooth ad utilizzare la tecnologia di processo N6RF per aumentare del 50% la larghezza di banda della trasmissione senza fili rispetto ai prodotti oggi presenti sul mercato. La promessa fatta agli utenti che amano ascoltare la musica in libertà attraverso auricolari e cuffie wireless è tutta nella capacità di supportare una riproduzione del suono “lossless” (la tecnica di compressione dei file audio che preserva tutti i dati originali) a 24 bit e con una frequenza di 192 kHz. Qualità audio digitale di altissimo livello, insomma, a cui si aggiunge il contributo fornito dalla NPU che elabora i suoni tramite algoritmi di machine learning e il ruolo fondamentale giocato dalla tecnologia “Pro Bluetooth Pack”, un'estensione del protocollo Bluetooth che nel Soc è coadiuvata da un codec di trasmissione proprietario (l'Ultra High Resolution Codec) in grado di adattare il bitrate in caso di trasmissione non perfetta o di segnale disturbato da fonti esterne. Un passo in avanti significativo, quello compiuto da Oppo, che però richiederà agli utenti l'uso di auricolari compatibili con il nuovo sistema (di Oppo quindi) e che, come giustamente osservano alcuni esperti, comporterà una doppia conversione software delle tracce audio accessibili sulle varie piattaforme di streaming.
Debutta la linea OHealth
La nascita dell'Oppo Health Lab, avvenuta nel 2021, è stata la prima pietra. Ora la casa cinese è pronta a raccogliere i primi frutti di questo investimento nelle tecnologie smart per la salute ed ecco svelato il primo prodotto a marchio OHealth, la serie H1. Di cosa si tratta? Di un dispositivo ultraleggero (meno di 100 grammi di peso) per il benessere familiare che combina in un unico apparecchio sei diverse funzioni di monitoraggio destinate ai vari componenti della famiglia per l'appunto: la misurazione dell'ossigeno nel sangue, l'elettrocardiogramma, l'auscultazione di cuore e polmoni, la frequenza cardiaca, la temperatura corporea e il monitoraggio del sonno. Il sistema, confermando da Oppo, funziona grazie ad appositi sensori di alta precisione che raccolgono i dati poi processati da specifici algoritmi e si presta a un utilizzo semplice e regolare durante la routine quotidiana
.Gli occhiali per la realtà assistita che correggono la vista
Non poteva mancare, infine, anche l'ultimo nato nel campo dei wearable per la realtà aumentata (anzi assistita come la chiama Oppo) e in questo campo la “new entry” si chiama Air Glass 2. Con un peso di soli 38 grammi, questi occhiali intelligenti quasi indistinguibili dai normali supporti per la vista includono la prima lente a guida d'onda diffrattiva SRG al mondo, sviluppata internamente da Oppo per la correzione della difettosità visiva. Con gli Air Glass 2, di cui non si conoscono prezzi e tempistiche di lancio sul mercato, si potranno effettuare telefonate e convertire la voce in testo in tempo reale (per le persone con problemi di udito), accedere a strumenti di navigazione e altro ancora. L'idea che ha mosso il produttore nello sviluppare questi smart device, anche in questo caso, è parecchio ambiziosa: dimostrare le infinite possibilità di interazione uomo-macchina.
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