Cda Rai ha nominato Sergio amministratore delegato
Intanto l’addio di Fabio Fazio alla Rai continua a tenere banco sui social e nel dibattito politico
I punti chiave
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Mentre l’addio di Fabio Fazio alla Rai continua a tenere banco sui social e nel dibattito politico, l’attenzione torna in queste ore sulla governance dell’emittente radio televisiva pubblica. Oggi si sono tenuti l’assemblea e, successivamente, il cda dell’azienda che ha nominato nuovo amministratore delegato Roberto Sergio. Il nuovo ad ha conseguentemente comunicato di voler nominare Paola Marchesini quale direttore dello staff amministratore delegato e di voler affidare a Gianpaolo Rossi il ruolo di direttore generale corporate, ruolo precedentemente ricoperto ad interim dall’amministratore delegato.
Nastasi, «l’assemblea ha indicato Sergio nuovo Ad Rai»
«Avanti un altro». È la battuta di Salvo Nastasi, presidente della Siae, azionista di minoranza della Rai (allo 0,4%), dopo l’assemblea convocata per indicare il nuovo amministratore delegato. «Abbiamo proposto Roberto Sergio - ha aggiunto - adesso è iniziato il Consiglio di amministrazione» al quale spetta la nomina, che poi è avvenuta.
Pd contrario, astensione di M5S
Il tutto con i voti a favore della presidente Rai Marinella Soldi e dei consiglieri Igor De Biasio (in quota Lega) e Simona Agnes (in quota Forza Italia). Astenuti invece Riccardo Laganà (rappresentante dei dipendenti) e Alessandro Di Majo (in quota M5S). Voto contrario della consigliera (in quota Pd) Francesca Bria.
I programmi confermati: da Report a Cartabianca
Da Report a Cartabianca, da Chi l’ha visto a Linea Verde. Sono una decina i programmi della Rai, al via nel prossimo autunno, di cui il nuovo amministratore delegato Roberto Sergio ha annunciato la conferma nel consiglio di amministrazione del suo insediamento.
Il 3 marzo scorso il cda aveva limitato l’approvazione dei piani di produzione e trasmissione solo fino al 31 agosto 2023, in modo da lasciare le scelte agli amministratori entranti. Ora - visto che i tempi stringono e i programmi devono andare in produzione - è arrivato il via libera.
I programmi di approfondimento confermati - secondo quanto si apprende - sono Chi l’ha visto, in partenza il 6 settembre, Cartabianca, al via il 7 settembre, Report dal 23 ottobre, Fame d’amore dal 13 ottobre. Via libera anche a In mezz’ora e a Che ci faccio qui. Per il day time, confermati Linea Verde, I fatti vostri e Tv talk. Per i contenuti digitali, Ossi di seppia.
Il percorso in Rai
Nato a Roma nel 1960, laurea in Scienze politiche e Scienze delle comunicazioni, Sergio approda in Rai nel 2004 dopo gli inizi carriera in Sogei e soprattutto in Lottomatica, che lascia da vicedirettore generale. A Viale Mazzini viene chiamato come responsabile dell'area Nuovi Media, incarico che svolge fino al 2007, quando diventa presidente di Sipra (poi Rai Pubblicità). In questi anni è anche consigliere di amministrazione di Rai Net, Rai Click e Rai Sat. A settembre 2012 il passaggio a Rai Way come presidente; tre anni dopo l'approdo alla Direzione Radio, prima da vicedirettore, poi responsabile ad interim e da giugno 2017 direttore. Dal 2019 è nel cda di Player Editori Radio, dal 2020 di Rai Com. Amico personale di Pier Ferdinando Casini, storicamente ritenuto di area centrista ma forte di un gradimento bipartisan, Sergio ha fatto sua la sfida della visual radio e della completa digitalizzazione degli studi, dei sistemi e dei processi produttivi. Obiettivo dichiarato: intercettare i giovanissimi, quei 15-24enni che fanno gola a tutti gli editori, più che mai di fronte all'invecchiamento dei target tradizionali. Altra prateria da attraversare, il mondo dei podcast, di cui ha allargato l'offerta anche a temi di economia, finanza, società.
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