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Ok definitivo del Senato al decreto Ponte sullo stretto. Dai costi al piano di comunicazione, ecco i contenuti

Il costo complessivo dell’opera è quantificato in 13,5 miliardi nell’ultimo Allegato infrastrutture al Def. Cambia l’assetto societario e la governance della società Stretto di Messina S.p.a. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato

Aggiornato il 24 maggio 2023, ore 18: 14

Salvini: Ponte sullo Stretto transitabile nel 2032

4' di lettura

Via libera alla conversione in legge del decreto sul ponte sullo Stretto di Messina. L’aula del Senato l’ha approvato con 103 voti favorevoli, 49 contrari e tre astenuti. Presente il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Dai banchi del centrodestra è partito un applauso. Il provvedimento, che era stato approvato alla Camera lo scorso 16 maggio, definisce, tra l’altro, l’assetto della società Stretto di Messina Spa e riavvia le attività di programmazione e progettazione.

L’assetto societario della Stretto di Messina spa (in house)

L'articolo 1 modifica l'assetto societario della Stretto di Messina S.p.a. (SDM) e ridefinisce la composizione degli organi di amministrazione e controllo della medesima società. Gli impianti ferroviari, ad ultimazione e collaudo definitivo del Ponte, passeranno in esercizio, gestione e manutenzione a RFI S.p.A. È prevista la qualificazione di società in house della Stretto di Messina S.p.A.

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Il costo dell’opera

Il costo complessivo dell’opera (che l’ultimo Allegato infrastrutture al DEF quantifica in 13,5 miliardi di euro) comprende l’aggiornamento dei prezzi dei contratti caducati secondo due distinte modalità; in particolare, fino al 31 dicembre 2021 sono applicati ai prezzi contrattuali gli indici di rivalutazione monetaria previsti dagli stessi contratti caducati; a far data dal 1° gennaio 2022 fino alla data della delibera di approvazione del progetto definitivo l’adeguamento dei prezzi spettanti al contraente generale è pari all’indice di conservazione dell’equilibrio contrattuale, calcolato come media delle variazioni percentuali del valore dei primi quattro progetti infrastrutturali banditi da RFI e ANAS
nell’anno 2022.

Mef socio di maggioranza

Cambia l'assetto societario della Stretto di Messina S.p.a: la quota di maggioranza (51%) spetta al Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) e non, come previsto dal testo
previgente, alla «società ANAS Spa, le regioni Sicilia e Calabria, nonché altre società controllate, anche indirettamente, dallo Stato». La quota restante viene attribuita a R.F.I. S.p.a. (alla , ANAS S.p.a., e alle Regioni Sicilia e Calabria.

Il ruolo del Mit

il Mef esercita i diritti dell'azionista d'intesa con il Mit (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti); al MIT sono attribuite funzioni di indirizzo, controllo, vigilanza tecnica e operativa sulla SDM in ordine alle attività oggetto di concessione

Organi della Stretto di Messina S.p.a

Il Consiglio di amministrazione (CdA) è composto da cinque membri, di cui: due designati dal MEF d’intesa con il MIT, che ricoprono rispettivamente la carica di presidente e di amministratore delegato; uno designato dalla Regione Calabria; uno designato dalla Regione Sicilia; uno designato congiuntamente da R.F.I. S.p.a. e ANAS S.p.a

Il comitato scientifico

Il nuovo testo dispone inoltre che con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti si provvede, con oneri a carico della società concessionaria, nel limite massimo di 500 mila euro annui, alla costituzione di un Comitato scientifico, il quale: svolge compiti di consulenza tecnica, anche ai fini della supervisione e dell'indirizzo delle attività tecniche progettuali; opera secondo principi di autonomia e indipendenza; esprime, in particolare, parere al Consiglio di amministrazione della società in ordine al progetto definitivo ed esecutivo dell'opera e delle varianti; è composto da 9 membri, scelti tra soggetti dotati di adeguata specializzazione ed esperienza; in virtù di una integrazione operata in sede referente, la scelta dei membri è effettuata d'intesa con le regioni Calabria e Sicilia le quali
si esprimono entro quindici giorni dalla richiesta dell'intesa

Riavvio delle attività di programmazione e progettazione

L'opera è inserita nell'Allegato infrastrutture del DEF, con l'indicazione del costo stimato, delle risorse disponibili e del fabbisogno residuo e prevede la presentazione di una relazione sul progetto definitivo dell'opera su cui è chiamato ad esprimersi il Consiglio di amministrazione della concessionaria. Al termine del procedimento di approvazione della relazione da parte della società concessionaria, ha luogo la conferenza di servizi istruttoria sul progetto definitivo e sulla relazione in questione. Si specificano, inoltre, le modalità procedurali per la valutazione d'impatto ambientale sul progetto definitivo e si indicano, altresì, gli atti e i documenti sottoposti all'approvazione del CIPESS (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile) e gli esiti derivanti dalla determinazione conclusiva del CIPESS, in materia di pianificazione urbanistica ed espropriazione, di cantierizzazione dell'opera e di approvazione del progetto esecutivo e, come specificato in sede referente, delle relative varianti

Il Piano di comunicazione

In sede referente sono state introdotte ulteriori disposizioni concernenti: l’adozione da parte della Regione siciliana e della Regione Calabria di un Piano integrato condiviso
finalizzato ad adeguare il sistema del trasporto pubblico locale e regionale nell’area dello Stretto di Messina; la disciplina per il monitoraggio della realizzazione dell’opera per prevenire e reprimere i tentativi di infiltrazione mafiosa; la sottoscrizione da parte della società concessionaria di una convenzione con i comuni di Messina e di Villa San Giovanni per l’adozione di un “Piano di comunicazione per la realizzazione del Ponte
sullo Stretto.

Tutti i numeri

Ecco le indicazioni fornite dal Mit su tutti i numeri del ponte sullo Stretto di Messina. Il ponte è stato progettato secondo lo schema del ponte sospeso. Il progetto tecnico ad oggi è costituito da 8.000 elaborati progettuali e prevede: una lunghezza della campata centrale di 3.300 metri; una larghezza dell’impalcato di 60,4 metri; un’altezza delle torri di 399 metri; un’altezza del canale navigabile centrale di 65 metri per il transito di grandi navi. 6 le corsie stradali previste (3 per ciascun senso di marcia compresa la corsia di emergenza) e 2 binari ferroviari, per una capacità dell’infrastruttura pari a 6.000 veicoli/ora e 200 treni/giorno. Il ponte è stato progettato con una resistenza al sisma pari a 7,1 magnitudo della scala Richter, con un impalcato aerodinamico di “terza generazione” stabile fino ad una velocità del vento di 270 km/h. Grande attenzione è stata posta alle opere di collegamento: nel progetto definitivo sono previsti 20,3 km di collegamenti stradali e 20,2 km di collegamenti ferroviari.

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