Ogni centimetro conta: in pista e al polso, al lavoro e nel tempo libero
Al ritorno in città, la ripresa si celebra con due primati: il centenario dell’Autodromo di Monza e una collaborazione fra motori e segnatempo.
di Redazione
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In fondo, è sempre questione di centimetri, o centesimi di secondo, rubati al tempo con pazienza, capacità fisiche, tecniche e anche con il coraggio di scommettere nell'intentato. Ecco perché la Formula Uno è un rito ciclico, eppure mai uguale, che non smette di affascinare e stupire. Così come l'orologeria, con cui condivide le altissime prestazioni, la ricerca dell'eccellenza - meccanica, artigianale, umana - l'innovazione continua. Quest'anno celebrarle entrambe sarà ancor più significativo: il circuito di Monza una delle capitali mondiali della velocità, compie 100 anni e, per la prossima edizione del Gran Premio (9-11 settembre), tutta la città sarà coinvolta, da giovedì 8, in una serie di eventi legati alla velocità, al dinamismo e al fascino dei motori. Fra questi spicca la mostra Autodromo 100. Cronache di una costruzione, quadri di una evoluzione, che ripercorre la storia e gli avvenimenti che hanno accompagnato il circuito nel suo primo secolo do vita, ed è ospitata dal 9 settembre al 27 novembre 2022 presso i Musei Civici.
Un appuntamento speciale anche per Casa Ferrari, che in occasione del Gran Premio lancia l'edizione speciale Giallo Modena dedicata al suo 75° anniversario. E chissà se in pista, al polso di Charles Leclerc, spiccherà il nuovo RM UP-01 Ferrari (https://ferrari.richardmille.com/en/), il primo segnatempo nato dalla partnership con Richard Mille e, a sua volta, un primato. Un'edizione limitata di 150 esemplari con una cassa spessa soli 1,75 mm che contribuisce a ridefinire il concetto stesso di sottigliezza e posiziona l'orologio come il più sottile al mondo. Solo 0,05 millimetri lo differenziano da un altro ultrasottile da record, il Bulgari Octo Finissimo Ultra: come spesso succede con i distacchi in Formula 1, le qualifiche si giocano nell'ordine dei centesimi di secondo.
Dozzine i prototipi, oltre 6.000 ore di sviluppo, tantissime le prove, anche frutto della collaborazione con i laboratori di Audemars Piguet Le Locle, per un modello che racconta, esteticamente e meccanicamente, i valori Ferrari e la ricerca dell'eccellenza che unisce le due case. Se la sfida di realizzare un orologio ultrapiatto precludeva in partenza l'utilizzo di un movimento tradizionale, con molti ingranaggi e lancette sovrapposti, Richard Mille ha optato per distribuire su una superficie più ampia tutto ciò che poteva non essere impilato, creando una simbiosi tra movimento e cassa, in cui ciascun componente s'incastra con l'altro e lo sostiene.
La cassa ricorda un rettangolo arrotondato che, abbracciando il polso, evoca allo stesso tempo il quadro strumenti delle vetture F1 così come la forma tonneau iconica dei Richard Mille. Con questa soluzione, il movimento a carica manuale RMUP-01 con ore, minuti e selettore di funzione, capace di resistere ad accelerazioni di oltre 5.000 g, raggiunge uno spessore di soli 1,18 millimetri, un peso di 2,82 grammi e una riserva di carica di 45 ore. Al titanio scelto per la cassa, garante di leggerezza e resistenza, si aggiungono i due vetri zaffiro posti rispettivamente sull'indicazione del tempo - le cui lancette sono fissate direttamente sulle ruote - e sopra il bilanciere, per mostrare il funzionamento del movimento. Anche in questo caso è stato necessario agire sullo spessore e i ristretti parametri di tolleranza e l'estrema sottigliezza di ogni componente hanno fatto sì che le casse dell'RM UP-01 Ferrari fossero lavorate direttamente all'interno del reparto Movimenti Richard Mille.
Un risultato che, tanto più al ritorno in città dopo le vacanze estive, è d'ispirazione per premere l'acceleratore su nuovi progetti e sfide.
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