agrochimica

Ok della Commissione Ue a fusione tra ChemChina e Syngenta

dal nostro corrispondente Beda Romano

1' di lettura

BRUXELLES – La Commissione europea ha dato oggi il suo benestare alla fusione tra la cinese China National Chemical e la svizzera Syngenta nel settore chimico. L'esecutivo comunitario ha posto come condizione la vendita da parte della società cinese di parte delle sue attività nel campo dei pesticidi.
Proprio ieri a dare il loro accordo con più o meno le stesse condizioni erano state le autorità americane.
Si tratta della più importante acquisizione cinese all'estero.
La decisione comunitaria conferma il processo di consolidamento del settore chimico.

La settimana scorsa, la stessa Commissione europea aveva dato il suo benestare alla fusione tra Dow e DuPont, purché le due società riducano le loro attività in alcuni campi, come quello dei pesticidi (si veda Il Sole24 Ore del 28 marzo). Nel frattempo, stanno ancora aspettando il benestare comunitario altre due società chimiche che puntano alla fusione: la tedesca Bayer e la canadese Monsanto.

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L'accordo della Commissione è giunta dopo che ChemChina ha accettato di vendere i suoi interessi nel settore dei pesticidi, dismettendo in particolare le attività della filiale cino-israeliana Adam Agricultural Solutions.

La svizzera Syngenta ha invece accettato di vendere le sue attività nel settore dei funghicidi e degli erbicidi. L'obiettivo di ChemChina è di finalizzare l'intesa con la società svizzera del valore di 43 miliardi di dollari entro la fine del secondo trimestre di quest'anno.

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