Da Olga a Greta, le giovani donne che vogliono cambiare il mondo

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Olga, la Marianna delle proteste di Mosca

Olga Misik a soli 17 anni è diventata il simbolo dell'ultima ondata di proteste contro il Cremlino,
reo di aver sbarrato la strada ai candidati indipendenti delle municipali di Mosca. La sua foto, che la immortala seduta davanti a nerboruti agenti in tenuta anti-sommossa mentre legge loro la Costituzione russa, è diventata virale ed è stata rilanciata da innumerevoli profili, in patria e all'estero. Una sorta di 'Marianna' della rivolta, sintesi perfetta di una generazione che chiede al potere, pacificamente, più diritti e libertà.
Olga ha raccontato di far parte di un movimento, il 'Bessrochka', che “non ha leader né una struttura centrale”. “Siamo - dice - piuttosto diffusi sul territorio, comunichiamo attraverso Telegram, partecipiamo a
manifestazioni, distribuiamo giornali, volantini e adesivi”. “Ho letto ai poliziotti l'articolo 31 della Costituzione, che prevede la libertà di assemblea, il 29 sulla libertà di parola, e l'articolo 3, che descrive il popolo come la principale fonte del potere: volevo spiegare agli agenti che la gente si era
radunata pacificamente, senza armi, e quindi legalmente”, racconta. “Se la sola lettura della Costituzione ha creato tutto questo putiferio, beh, questo la dice lunga sullo stato delle cose in Russia”.

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