Oltre 600mila biciclette e monopattini sostenuti dal bonus di Stato
Con il 2021 torna il buono mobilità in cambio della rottamazione di veicoli inquinanti
di Pierangelo Soldavini
2' di lettura
Sono più di 600mila tra biciclette e monopattini - per la precisione 614mila - gli acquisti sovvenzionati con il bonus bicicletta per un importo totale che non supera di molto i 215 milioni di euro stanziati inizialmente dal ministero dell’Ambiente per il buono mobilità che andava a supportare gli strumenti di trasporto sostenibile per le città nel post-Covid. Ieri si è chiusa la seconda tornata delle richieste, la prova d’appello per chi era rimasto escluso per un motivo o per l’altro in occasione del click day del 3 novembre. A ieri sera le richieste inserite sulla piattaforma risultavano 118.027 per un importo totale pari a 35,5 milioni di euro. In questo caso si trattava solo di prenotazioni per valutare il totale degli aventi diritto rimasti esclusi: gli interessati hanno avuto quindi un mese di tempo per iscriversi e sottoporre la somma richiesta, solo in seguito dovranno fornire la fattura e l’Iban per il rimborso. Nel contestato click day del mese scorso, caratterizzato da blocchi e ritardi legati soprattutto al malfunzionamento di Spid, i 215 milioni di euro erano andati esauriti in poco più di ventiquattr’ore con poco più di 300mila rimborsi e 258mila voucher, da utilizzare entro trenta giorni. In realtà questi buoni sono stati spesi solo in parte (196mila), liberando risorse per 31,9 milioni rientrati nella disponibilità del ministero: all’appello mancano quindi solo 3,6 milioni.
«Il giudizio sull’incentivo è ampiamente positivo - afferma Piero Nigrelli, responsabile biciclette per Confindustria Ancma -: anche se ci aspettavamo richieste di incentivi per circa un milione di biciclette, stimiamo che le vendite per l’intero 2020 possano balzare del 20% superando quota due milioni». I produttori non prevedono un “effetto bolla” con un crollo delle vendite l’anno prossimo: l’emergenza non sembra destinata a rientrare a breve e le difficoltà del trasporto pubblico potranno modificare sul lungo periodo le abitudini di spostamento, sostenuti anche dalle infrastrutture ciclabili che le città hanno realizzato in questi mesi e che proseguiranno. Per qualcuno si è trattato però di un’occasione che poteva essere sfruttata per raccogliere dati più precisi sul mercato: si sa genericamente che le biciclette a pedalata assistita hanno registrato il pieno e si stima che i monopattini rappresentino circa un terzo delle richieste di bonus. Ma nulla più.
Per chi punta sulla mobilità sostenibile non tutto è perduto. Dal 1° gennaio 2021 torna in vigore il bonus che originariamente era previsto per i residenti nei comuni più inquinati. Chi rottama entro il 31 dicembre 2021 autovetture omologate fino alla classe Euro 3 e motocicli fino all’Euro 2 e all’Euro 3 a due tempi avrà a disposizione un bonus di 1.500 euro per auto e 500 per moto che potranno essere spesi entro tre anni per abbonamenti al trasporto pubblico, biciclette anche a pedalata assistita e servizi di mobilità in sharing. Per questi incentivi sono già stanziati 150 milioni del vecchio fondo, a cui si aggiungono 100 milioni previsti in Legge di bilancio per il bonus bici e che a questo punto rimangono quasi del tutto inutilizzati. Salvo sorprese nell’iter di approvazione del bilancio.
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