Pausa relax

Oltre la pet therapy: la meditazione alternativa si fa in presenza degli animali

Nei boschi di Carrega si pratica yoga con gli asini, in Maremma e in Tirolo trekking con gli alpaca e nella Tuscia si prendono lezioni di horse healing.

di Mariangela Rossi

Cavalli liberi nella Tenuta di Paternostro.

4' di lettura

«I cavalli vogliono stare con chi vuole stare con se stesso». È un pomeriggio di fine estate nella campagna della Tuscia, a circa un'ora da Roma, e nove cavalli si muovono liberi nella luce del tramonto, tra profumo di fieno e di erbe selvatiche. Dopo queste parole, Olivia Mariotti, ex manager della moda e del lusso, oggi proprietaria della Tenuta di Paternostro, mi invita a raggiungerla, insieme a una coppia di altri ospiti, per una sessione di Horse Healing, ovvero meditazione con i cavalli. Gli animali non hanno selle né morsi né redini, sono liberi senza finimenti perché non li monteremo per una passeggiata lungo i sentieri di questa campagna meravigliosa. Qui la proposta è un altro tipo di viaggio, più interiore. Sarà una terapeuta, Alessia Giovannini, a condurre questo percorso di Equine Guided Learning, utilizzato a volte anche in piccoli gruppi di team building aziendali. Si tratta essenzialmente di un'esperienza di ascolto, di sé, degli altri, della natura e infine della musica, che culmina la sera con un'immersione nei suoni delle campane tibetane.

Mi trovo sotto una quercia secolare, dove è stato creato un recinto con tappeti, comodi cuscini, qualche candela e una corda che passa tra gli ulivi. I cavalli per ora sono lontani, al pascolo. Che questi animali siano creature speciali lo ha raccontato Jonathan Swift nei Viaggi di Gulliver, quando il protagonista arriva nella terra degli Houyhnhnms, cavalli intelligenti, cortesi ed evolutissimi... Ma che questi e altri quadrupedi potessero venire utilizzati in percorsi di autoterapia e meditazione per me è una novità. «I cavalli sono un perfetto termometro di ciò che noi siamo. Sono spontaneamente attirati da chi è autentico, coerente, consapevole, anche delle proprie paure. Percepiscono le nostre solitudini, le fratture interiori, e con la loro presenza indicano la strada per risanarle. Questo è un lavoro allo specchio e i cavalli sono solo un ponte», mi spiega Alessia, chiedendo di rilassarmi e di respirare profondamente con il diaframma. C'è un silenzio assoluto, l'attenzione è concentrata sulle sensazioni del momento presente, sul qui e ora.

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I cavalli, che sono abituati a scegliere i luoghi in base all'istinto di sicurezza, si avvicinano al recinto dove noi siamo disposti in cerchio, distanziati, ma connessi dagli esercizi di respirazione profonda. Non ci è chiesto di fare nulla, anzi l'obiettivo è proprio sospendere ogni azione, fermarsi nell'attesa, aspettare, ascoltare, accettare di non voler sempre intervenire e trasformare tutto. Saranno gli animali a muoversi e a decidere da chi andare. Madiba (scoprirò dopo il nome del “mio” cavallo) si avvicina a me, poi si allontana e di nuovo mi torna accanto, più volte. La sensazione è che mi senta e mi commuove l'idea che riusciamo a comunicare senza parole. Anche gli alpaca, camelidi delle Ande, sono animali affettuosi, intelligenti e curiosi, hanno la stessa facilità empatica, incline alla lentezza.

Uno degli alpaca dell'azienda agricola La Trisolla

In un fine settimana a L'Andana, un resort in Maremma nei pressi di Castiglione della Pescaia, è il direttore Vito Spalluto, grande sostenitore di questa esperienza outdoor, a invitarmi a fare un trekking nella vicina azienda agricola La Trisolla. Parto per la mia passeggiata tra i boschi grossetani, abbastanza stressata e ancora con ritmi metropolitani. Gli alpaca che ci accompagnano sono timidi, docili e si lasciano condurre volentieri, ma dettano loro i tempi e insegnano a rallentare, a stare al passo (il loro). Già soltanto questo accordare le nostre reciproche andature restituisce, in maniera inconsapevole, una sensazione di benessere. Si abbandona la fretta, si guida lasciandosi guidare, una lezione non da poco per chi tende a voler controllare e programmare tutto nella vita.

Anche Aqua Dome, nel Tirolo austriaco, propone tour con gli alpaca, lungo la via panoramica di Sölden. Un mondo spettacolare, quasi primordiale, in cui si rivalutano le tappe evolutive della natura. Al di là della tradizionale pet therapy, pare si possa instaurare un “dialogo terapeutico” non solo con i cavalli e gli alpaca, ma anche con gli asini. Nei boschi di Carrega, in provincia di Parma, scopro che si può fare Hatha Yoga insieme a loro.

Un momento di YogAsino

Si chiama YogAsino® e l'ha ideato un'ex commercialista, Elisa Lorenzani, prima sperimentandolo su se stessa per combattere lo stress lavorativo, e poi, visti i risultati, insegnandolo agli altri. «Lo yoga ci aiuta a rallentare, in particolare quello meditativo che insegno io. La mente si libera e, con la presenza degli animali, l'effetto aumenta. I veri maestri sono loro, con la loro tranquillità, la loro lentezza, la loro volontà indipendente dalla nostra», mi racconta mentre saliamo nel bosco insieme a Maurizio e Giannetta. Asini, ovvio. In effetti, sono loro che decidono dove fermarsi e lì si improvvisano gli esercizi di respirazione, la meditazione guidata e varie tipologie di asana. Mi raccontano che esiste anche un Donkey Meeting, pensato per le aziende, volto a insegnare l'importanza della coesione nel raggiungimento degli obiettivi. In silenzio, determinato e resiliente.

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