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One Works presenta la prima fase del masterplan per ricostruire Mykolaiv

L’iniziativa, nata alcuni mesi fa sotto l’egida dell’Unece (la Commissione economica per l’Europa della Nazioni Unite), pone le basi per consentire, entro il prossimo anno al team internazionale e di esperti locali, di elaborare un piano di ricostruzione della città ucraina che è anche tra le più martoriate dalla guerra

di Laura Cavestri

(Afp)

5' di lettura

Lavorare, entro il prossimo anno, assieme a un team di esperti, a un masterplan chr guiderà la ricostruzione della città di Mykolaiv, in Ucraina, una delle più colpitde dall’invasione russa. I primi risultati sono stati presentati ieri mattina da One Works, al fianco del Sindaco di Mykolaiv Oleksandr Syenkevch e di Paola Deda ( director Forests, Land and Housing Division di Unece) e si tratta della prima importante fase di analisi per la realizzazione del progetto UN4Mykolaiv.

Negli ultimi 6 mesi, il team di One Works e i suoi partner accademici Politecnico di Milano e Università LIUC, nonché il partner di digitalizzazione GISDevio, hanno, infatti, lavorato pro-bono, insieme alle autorità e istituzioni della città di Mykolaiv, allo sviluppo di un quadro strategico preliminare per la città, al fine di offrire informazioni di background sul contesto fisico, sociale ed economico, nonché obiettivi comuni definiti con un approccio partecipato tra istituzioni e popolazione, a tutti coloro che sono e saranno coinvolti nel futuro sviluppo di Mykolaiv.

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Il rapporto

Il rapporto presentato è una sintesi dell'imponente lavoro frutto della collaborazione intrapresa tra le parti citate. Un'articolata fotografia dello stato di fatto, per cui – data l’estrema complessità della situazione - il team ha messo a punto una metodologia dinamica di analisi di una situazione in continuo mutamento; un'analisi finalizzata alla comprensione del territorio per identificarne le problematiche generate dal conflitto (a partire dalla “valutazione del danno” in costante aggiornamento), ma anche quelle pregresse, altrettanto necessarie al fine di definire una nuova direzione di sviluppo che permetta a Mykolaiv di rinascere con nuovi tratti identitari.

Il rapporto prosegue illustrando la visione della futura città pensata su sei pilastri portanti di sviluppo all'insegna della sostenibilità.
I primi quattro tangibili: Green networks, Alloggi accessibili, Mobilità sostenibile, Industria e Innovazione.
Gli ultimi due intangibili ma altrettanto fondamentali per consentire l’attuazione accurata ed efficiente di quelli tangibili: Governance e Coinvolgimento della comunità.

Il rapporto si conclude con la presentazione di cinque progetti pilota di partenza, coerentemente alla metodologia proposta dalla Fondazione Norman Foster che mira a coinvolgere subito architetti, ingegneri e consulenti internazionali nella messa a terra, in specifiche aree, di progetti chiave per generare un processo virtuoso di apprendimento che permetta di applicare gli insegnamenti a tutta la città, accelerandone lo sviluppo.

Microdistretto residenziale

Con la ricostruzione di Mykolaiv, uno degli ostacoli più critici da superare sarà fornire alloggi permanenti e a prezzi accessibili sia per la popolazione esistente che per le generazioni a venire. Il progetto 1 esplorerà la riqualificazione di un sito residenziale all’interno del perimetro della città. Il progetto comprenderà la ristrutturazione e l’ammodernamento degli edifici residenziali esistenti e l’introduzione di nuovi elementi abitativi.

Cultura e heritage

Focalizzato sulla ricostruzione del centro di Mykolaiv, il progetto 2 si propone di restituire alla città un’area o un edificio particolarmente significativi dal punto di vista storico e culturale e che possa diventare un simbolo di speranza e di rinascita per la città. Data la rilevanza culturale per la popolazione, sarà la comunità a decidere se concentrarsi su un edificio iconico, un’opera d’arte pubblica o sulla rigenerazione di una piazza pubblica.

Industria e commercio

Situata in un’area strategica a metà strada tra le città di Chersonesus e Odessa, Mykolaiv è un centro nevralgico per l’industria e il commercio a livello nazionale e internazionale. Per rafforzare questa posizione e sostenere la ripresa economica e le politiche di crescita a medio-lungo termine, il progetto 3 esplorerà la rigenerazione di due siti industriali nell’area del lungomare. I siti selezionati ospiteranno diverse funzioni e destinazioni d’uso, così come ospiteranno nuovi spazi pubblici, servizi, parchi o altri usi misti

Innovazione e impresa

Il progetto 4 esplorerà la creazione di un nuovo quartiere ad uso misto incentrato su scienza e innovazione. Ospiterà una serie di uffici, centri di ricerca e industrie leggere, così come un nuovo parco scientifico progettato per promuovere la cooperazione internazionale e partnership, ospitando nuove aziende che desiderano insediarsi a Mykolaiv. La posizione strategica del sito garantirà un’accessibilità sostenibile a un gran numero di lavoratori e residenti, ma anche nuovi spazi pubblici.

Spazi verdi e pubblici

Valorizzando gli spazi pubblici di alta qualità, il progetto 5 riguarderà la riqualificazione di quattro aree lungo il fiume. Ciascun sito selezionato sarà ridisegnato con l’introduzione di nuovi parchi pubblici per contribuire a sostenere una rete di spazi verdi su entrambe le sponde del fiume Bug, garantendo a residenti e visitatori una maggiore accessibilità al fiume Ingul e una serie di nuove aree pubbliche. Questi spazi pubblici verdi offriranno una serie di benefici per la salute, sia fisica che mentale, e incoraggerà le persone a essere più attive.

«Quello a cui stiamo lavorando – ha detto Oleksandr Syenkevch, sindaco di Mykolaiv – non è soltanto un’occasione unica di rinascita per Mykolaiv, ma per tutta l’Ucraina, un modello di ricostruzione e ammodernamento di riferimento per tutto il Paese alla fine del conflitto».

«Pensare a un futuro che oggi sembra lontano – ha detto Giulio De Carli, founder e managing partner di One Works – è necessario per chi l’ha lasciata e per chi è rimasto. Non c’è un eccesso di anticipo. La pianificazione mette in campo azioni e strumenti per ripartire quanto prima. Non sarà la città di prima. Ma stiamo ripensando la città con nuove infrastrutture, produzioni energetiche rinnovabili, mix di spazi pubblici e impresa privata , cioè qualità della vita, tecnologia e servizi. La complessità della sfida è stata governata solo grazie all’altissimo livello di collaborazione tra tutti i partner. Oggi quello che stiamo imparando, in termini di approccio alla ricostruzione, progettazione e programmazione dei servizi e della tecnologia, riteniamo che sia “scalabile” non solo per altre città ucraine, ma anche verso altre città colpite da sciagure e catastrofi, belliche o naturali».

Con il completamento della prima fase, ha concluso De Carli, « ora parte il dialogo con le amministrazioni pubbliche e parte il coinvolgimento e la sinergia con le imprese per il dettaglio del masterplan e le tecnologie implementabili. C’è l'opportunità sia per attori istituzionali sia per diverse filiere di mercato di contribuire alla ricostruzione finanziando i primi progetti pilota, e mi auguro si possa partire presto con il reperimento dei fondi».

«Quella a cui abbiamo assistito – ha concluso Paola Deda, Director Forests, Land and Housing Division di Unece – è la dimostrazione che il ruolo assunto da Unece di matchmaking per favorire l’incontro tra le migliori figure professionali del mondo dell’architettura, della pianificazione e dell’ingegneria e le città, è l’ultimo ma decisivo elemento per la messa a terra concreta ed efficace del progetto UN4. Continuiamo a guardare attivamente agli operatori che potrebbero svolgere questo ruolo, e saremo contenti di valutare candidature spontanee di realtà che si sentano in grado e desiderose di replicare l’esperienza su altre città, aggiungendosi alla Fondazione Foster e One Works con cui abbiamo validato un modello, rispettivamente, su Kharkiv e Mykolaiv».


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