Open Arms, ammessi tutti i testi. Anche Richard Gere deporrà
«Ditemi voi quanto è serio un processo dove verrà da Hollywood a testimoniare sulla mia cattiveria», si chiede polemicamente il leader della Lega
di Nicola Barone
2' di lettura
Ministri ed ex ministri, l’ex premier Conte e anche l’attore Richard Gere sfileranno sul banco dei testi al processo all’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini, imputato di sequestro di persona e omissione di atti d’ufficio per aver vietato lo sbarco di 147 migranti soccorsi dalla nave spagnola Open Arms. Lo ha deciso il tribunale di Palermo che ha ammesso tutti i testi citati dalle parti.
Tra i testimoni ammessi, oltre ai già citati, il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e tre componenti del cosiddetto Conte uno: l’ex vice premier Luigi Di Maio e gli ex ministri ai Trasporti Danilo Toninelli e alla Difesa, Elisabetta Trenta. Citati anche l’ex direttore dell’Aise e l’ex premier maltese Muscat. Il processo è stato rinviato al 17 dicembre per l’esame dei primi tre testimoni della Procura.
Salvini: quanto serio è processo con Richard Gere?
«Ditemi voi quanto è serio un processo dove verrà da Hollywood a testimoniare sulla mia cattiveria Richard Gere. Spero che duri il meno possibile perché ci sono cose più importante di cui occuparsi». Così Matteo Salvini all’uscita dall’aula bunker del Pagliarelli, a conclusione della prima udienza del processo in cui è imputato per sequestro di persona ed omissione di atti d’ufficio per il caso Open Arms. «Mi dispiace solo per due cose, per il tempo che tolgo ai miei figli e per i soldi che gli italiani spendono per questo processo politico organizzato dalla sinistra».
«Ci sono inchieste su soldi a Ong»
Rispondendo a una domanda dei media spagnoli presenti davanti al carcere, Salvini dichiara di non aver parlato con Oscar Camps. «Non prendo lezioni da comandanti di navi che si sentono al di sopra delle leggi. Ci sono sicuramente dei motivi economici, in Italia ci sono diverse inchieste sui soldi che le Ong guadagnano con questa loro attività. Non vorrei che al di là dell’umanità ci fosse dietro un interesse economico in questo traffico di essere umani perché alcune sentenze in Italia, seppure in primo grado, hanno già condannato qualcuno per avere rubato grazie all’immigrazione clandestina».
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