«Ora strategie di lungo periodo e prolungamento dei sostegni»
Questa la ricetta dei vertici del sistema finanziario, tra cui Claudia Parzani, presidente di Borsa, e il numero uno di Adr De Vincenti, per gestire il contesto
di Chiara Bussi
2' di lettura
Una “multicrisi” che va affrontata dalle imprese con una strategia di lungo periodo e un prolungamento dei sostegni a loro dedicati. Non solo. Per agganciare il cambiamento in atto e rafforzare la resilienza occorre tenere la barra sempre diritta verso gli obiettivi di carbonizzazione e i criteri Esg.
«In un contesto come quello attuale caratterizzato dalla coda pandemica e dalla guerra in Ucraina - dice la Presidente di Borsa Italiana Claudia Parzani - il rischio, per le imprese, è quello di limitarsi a tamponare l’emergenza con una visione di corto periodo. Al contrario serve molta lungimiranza, compiendo anche il salto culturale dell’accesso al mercato dei capitali per effettuare gli investimenti necessari per l’innovazione e la sostenibilità che non devono essere interrotti». Il cambio di passo, spiega Parzani nel corso del panel dedicato al supporto del sistema finanziario al Made in Italy, «dovrà partire dalla governance, che è il pilastro abilitante dei criteri Esg, con una forte valorizzazione del capitale umano e la capacità di incidere sul territorio».
Per permettere alle imprese di «preservare la propria operatività» e continuare a svolgere il proprio ruolo nel sistema economico del nostro Paese, il vicedirettore generale dell’Abi Gianfranco Torriero rilancia l’invito del Presidente Antonio Patuelli a prolungare le misure a sostegno della liquidità, come le moratorie e le garanzie. «La cassetta degli attrezzi che ha funzionato bene durante la fase più acuta della pandemia - dice Torriero - deve poter essere ancora attivata: la politica economica deve anticipare con soluzioni e strumenti le diverse esigenze delle imprese».
Gli fa eco Nicole Della Vedova, head of corporate finance di Enel Group. «Strumenti come Garanzia Italia e le moratorie - sottolinea - hanno dimostrato la loro efficacia per consentire alle Pmi di essere più flessibili e di effettuare investimenti. Non vedo perché non si dovrebbero prolungare. Le grandi aziende come la nostra ne hanno beneficiato indirettamente, ma sono stati determinanti per i nostri fornitori». Proprio a loro è dedicato un programma di supporto, anche finanziario, messo in campo da Enel due anni fa.
L’altra grande sfida sarà la decarbonizzazione. «La crisi - afferma Della Vedova - non ha modificato i nostri piani per arrivare a questo traguardo entro il 2040, con dieci anni di anticipo rispetto alla traiettoria stabilita dalla Ue. Potrebbero in alcuni casi esserci rallentamenti temporanei, ma bisogna tenere la barra diritta per rendere il sistema italiano più forte sul fronte di sistemi di approvvigionamento alternativi».
La strategia di riduzione delle emissioni riguarda tutti i settori in modo trasversale. Aeroporti di Roma, assicura il Presidente Claudio De Vincenti, «è il primo scalo che punta all’azzeramento delle emissioni entro il 2030, anche con il ricorso all’intermodalità e nuovi sistemi di taxi elettrici volanti che saranno disponibili nel 2024. Stiamo inoltre lavorando - conclude - per passare a forme di carburante proveniente da fonti bio».
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