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Orgoglio nero sul divano

È finalmente ripartita la serie ideata e interpretata da Donald Glover, star della musica mondiale con lo pseudonimo di Childish Gambino . Gli episodi continuano nel solco bizzarro sotto la magnifica direzione di Murai

di Gianluigi Rossini

 «Atlanta 3», la serie diretta da Childish Gambino

2' di lettura

La seconda stagione di Atlanta è finita a maggio del 2018, poco dopo l’uscita del video di This is America, il singolo che ha consacrato Donald Glover come star della musica mondiale con lo pseudonimo di Childish Gambino. Rinvii su rinvii ci avevano fatto temere che Glover avesse abbandonato la serie da lui creata, uno dei frutti migliori della tv statunitense. E invece finalmente, dopo quattro lunghi anni di attesa, Atlanta è tornata, anche se in Italia bisognerà aspettare ancora un po’, sarà su Disney+ dal 29 giugno.

Semplificando molto, Atlanta racconta la storia di Earn (interpretato da Glover stesso) che cerca di fare carriera nell’industria musicale come manager del cugino rapper Paper boi; ci sono inoltre la sua ex compagna Vanessa e Darius, bizzarro amico complottista di Paper boi. Un quartetto alla Seinfeld, e come in Seinfeld le storie sono soprattutto un innesco immaginativo: nella prima stagione avevano attirato l’attenzione episodi come Nobody beats the Biebs, in cui appariva Justin Bieber inspiegabilmente interpretato da un attore nero; la seconda aveva ulteriormente alzato il livello con cose come Teddy Perkins, un episodio horror in cui Glover appariva truccato da bianco. L’inventiva selvaggia, incontenibile della serie fa sì che la rottura tra Earn e Vanessa venga raccontata nella cornice incongrua e inquietante di una festa della tradizione tedesca.

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Atlanta si cura poco della continuità della trama o dell’uniformità del tono, ci ha abituato a sconfinamenti nella surrealtà o a bruschi cambiamenti di genere. Il tema unificante, come Glover ha spesso dichiarato, è la volontà di raccontare la black experience, cioè cosa significa essere un nero nell’America di oggi. Questo non significa parlare solo di razzismo sistemico, il senso è rappresentare in maniera efficace una possibilità dell’esistenza umana, ovvero uno dei risultati più alti che un racconto di finzione possa raggiungere.

Della nuova stagione sono usciti finora quattro episodi: due seguono il tour europeo di Paper boi e sono ambientati ad Amsterdam e Londra, due sono antologici, cioè parlano di personaggi mai visti, e tuttavia sembrano già rivelare una forte continuità tematica. Tutti e quattro sono diretti magnificamente da Hiro Murai e il livello generale è ancora altissimo.

Atlanta 3
Donald Glover
Disney+, dal 29 giugno

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