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Ornellaia, Vendemmia d’artista numero 15 affidata a Joseph Kosuth

Presentata l’annata 2020 del Supetuscan e l’ormai tradizionale edizione a scopo di beneficienza

di Giorgio dell'Orefice

La Proporzione è l’ultima Vendemmia d’artista dedicata a Ornellaia 2020, firmata da Joseph Kosuth

3' di lettura

La cifra del made in Italy, dalla moda alla meccanica di precisione fino all’agroalimentare, e che spesso ne determina il successo sui mercati internazionali, è la componente di artigianalità. Quel “tocco” non standardizzabile e non delegabile all’intelligenza artificiale perché, in quanto profondamente legato alle tradizioni e alla sensorialità è ancora esclusivamente umano ed è l’elemento capace di rendere ogni singolo prodotto uguale solo a se stesso.

Una magia che si ripete anche per i grandi vini come l’Ornellaia, supertuscan prodotto a Bolgheri (Livorno) la cui annata 2020 è stata presentata insieme con l’edizione 2023 della Vendemmia d’Artista, l’iniziativa benefica nella quale i proventi derivanti dalla vendita all’asta di bottiglie uniche (reinterpretate ogni anno da un’artista diverso) vengono devoluti in beneficenza.

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«In particolare – ha spiegato il presidente di Ornellaia, Ferdinando Frescobaldi – l’intero ricavato dell’asta sarà devoluto esclusivamente alla Fondazione Solomon R. Guggenheim a sostegno del programma innovativo “Mind’s Eye” che permette l’accesso all’arte alle persone non vedenti o ipovedenti». Quest’anno l’asta, battuta da Sotheby's è in programma dal 7 al 21 settembre prossimi.

Ma torniamo a Ornellaia 2020 Bolgheri Superiore Doc Rosso, un vino prodotto da un cuvée di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot. Varietà combinate ogni anno in percentuali diverse a seconda delle differenti caratteristiche della vendemmia. Un blend che viene individuato solo attraverso i ripetuti assaggi delle diverse varietà e delle differenti combinazioni. Assaggi effettuati ogni anno da Axel Heinz, direttore di Tenuta e dalla sua compagine tecnica guidata dall'enologo Olga Fusari.
«E nel caso di Ornellaia 2020 – ha spiegato Axel Heinz – sono state necessarie più sessioni di assaggio per individuare l'assemblaggio giusto che è sempre diverso. Non si tratta certo di una scienza esatta. L’annata è stata punteggiata da freddo e pioggia alternati a lunghi periodi di siccità e caldo – ha spiegato Olga Fusari –. Chiave di volta, dopo un’estate quasi perfetta, è stato un abbassamento della temperatura a fine settembre, che ha portato a vini di grande finezza e ricchezza aromatica. Ornellaia 2020 è ben strutturato, riempie il palato con la sua trama tannica densa ed elegante e sul finale è persistente e lascia una splendida freschezza».

Con l’annata 2020 è stata presentata ieri anche la nuova edizione Vendemmia d'Artista giunta quest’anno allla 15esima edizione.«Quest’anno – ha aggiunto Heinz – la Natura e l’uomo, hanno disegnato una relazione perfetta tra vite e pensiero, una vera proporzione di eleganza, potenza e complessità. Caratteristiche racchiuse nel concetto di ‘proporzione' che sarà così il perno della Vendemmia d’Artista 2023».
A interpretare questa corrispondenza è stato chiamato l’artista statunitense, Joseph Kosuth, tra i massimi esponenti e teorici dell'arte concettuale. Kosuth ha interpretato il carattere “La Proporzione” - che evoca l'equilibrio perfetto delle singole parti e dell'unità - con una serie di opere-etichette (da quella delle bottiglie da 0,75 cl ai grandi formati) incentrate sulla parola “vino”.

Nell’etichetta disegnata da Kosuth c’è l'albero etimologico della parola vino apposto sulla bottiglia in rilievo. Nell’iscrizione (che sulle 10 Imperiali sarà invece incisa su vetro) la parola “vino” insieme a una citazione di Vitruvio relativa a “La Proporzione” sono declinate in tutte le lingue di derivazione indo europea: albanese, serbo-croato, latino, italiano, hindi, ebraico, greco moderno, irlandese, tedesco e armeno. «La proporzione non è solo l’equilibrio degli elementi per l’occhio – ha detto Kosuth - ma è anche un equilibrio di tutti gli elementi che la rendono un’entità di perfezione di ciò che significa per il mondo, formandola così anche come concezione».

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