Oro lanciato sopra quota 2mila dollari. Record storico in vista
Le banche centrali influiscono più della guerra sulle quotazioni del lingotto, che sono tornate a correre sull’attesa di una pausa nel rialzo dei tassi. Influiscono anche gli acquisti record di riserve auree, che proseguono a braccetto con la de-dollarizzazione
di Sissi Bellomo
4' di lettura
L’oro è tornato a correre, superando di slancio la soglia dei 2mila dollari l’oncia – a lungo inviolata dall’epoca dell’invasione russa in Ucraina – e portandosi a livelli ormai prossimi al record storico: ci sono state punte sopra 2.040 dollari, appena una trentina di dollari dai massimi dell’estate 2020, quando nel mese di agosto le quotazioni raggiunsero 2.075 dollari l’oncia.
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