Orologi, l’export rimbalza a +37% a marzo. In Cina e Italia la ripresa più veloce
Bene le vendite di fascia media e medio-alta. La crescita del settore nel 2021 è certa, ma è ancora difficile quantificarla
di Lino Terlizzi
2' di lettura
Balzo dell'export di orologi svizzeri nel mese di marzo. Le esportazioni di segnatempo elvetici sono state pari a 1,87 miliardi di franchi (1,70 miliardi di euro), con un aumento del 37,2% rispetto ad un anno prima. Per l'insieme dei primi tre mesi del 2021 l'export rossocrociato di orologi è di 5,07 miliardi di franchi (4,61 miliardi di euro), con un incremento del 6,6% in rapporto allo stesso periodo del 2020.
La forte crescita di marzo è frutto in parte della ripresa oggettiva che si sta registrando nel settore e in parte di un effetto statistico: nello stesso mese dell'anno scorso c'era stata infatti una marcata caduta, legata alla prima ondata del coronavirus. Tenendo presente questo effetto statistico che riguarda il rapporto con il 2020, è ancor più interessante andare allora a vedere il raffronto tra i dati attuali e i corrispondenti del 2019, anno non toccato dal virus: l'aumento per il mese di marzo è in questo caso del 7,4%, mentre per il primo trimestre c'è un lieve calo dell'1,3%.
Il traino principale nel marzo di quest'anno è stata ancora la Cina, seguita nell'ordine da Stati Uniti e Hong Kong; l'Italia, in risalita, conferma il decimo posto. Questo è stato l'andamento nel mese per i primi dieci mercati: Cina +100,5%, Usa +12,8%, Hong Kong +30,1%, Giappone -11,1% (unico mercato della top ten in negativo), Singapore +21,7%, Regno Unito +0,3%, Emirati Arabi Uniti +10,3%, Germania +40%, Francia +86,7%, Italia +113,2%.
L'export di orologi elvetici di tutte le gamme ha registrato incrementi nel mese di marzo, con punte nella fascia medio-alta di prezzo (tra 500 e 3 mila franchi) e in quella media (200-500 franchi); anche la gamma alta (oltre i 3 mila franchi) e quella di base (sotto i 200 franchi) hanno comunque registrato ampi incrementi rispetto a un anno prima.
Per quel che riguarda l'insieme dei primi tre mesi 2021, questo è stato l'andamento per la top ten dei mercati: Cina +94,5%, Stati Uniti +3,9%, Hong Kong +8,4%, Giappone -11,4%, Singapore stabile, Regno Unito -9,3%, Emirati Arabi Uniti +2,5%, Germania -3,1%, Francia +0,7%, Corea del Sud -11%. L'Italia è all'undicesimo posto nel trimestre, con un aumento dell'1,2%.
L'industria svizzera degli orologi rappresenta oltre la metà del fatturato mondiale del settore ed esporta oltre il 90% della sua produzione. I dati mensili sull'export elvetico, forniti dalla Federazione dell'industria orologiera svizzera (Fh), sono quindi un indicatore di rilievo, un termometro non secondario per le attività del settore. L'impatto del coronavirus nel 2020 ha fatto scendere le esportazioni di segnatempo elvetici a 16,9 miliardi di franchi, con un calo del 21,8% rispetto al 2019.
Tutti gli analisti del settore prevedono ora un marcato rimbalzo quest'anno, ma sulla consistenza di questo rimbalzo i pareri sono diversi. Buona parte degli esperti del settore prevede ora una possibile risalita dell'export nel 2021 a circa 20 miliardi di franchi annui, con un progresso attorno al 18% rispetto all'anno scorso e con un buon riavvicinamento ai 21,7 miliardi di franchi del 2019.
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