Orologi, in marzo export a +13,8% grazie alla ripresa dei mercati asiatici
Continua l’andamento positivo delle vendite dei segnatempo svizzeri, nonostante il rallentamento economico internazionale e la perdurante forza del franco svizzero. L’Italia resta il decimo Paese per le esportazioni. Boom per gli acquisti di orologi della fascia di prezzo più bassa
di Lino Terlizzi
2' di lettura
Mese di marzo favorevole per l'export di orologi svizzeri, che archivia così il primo trimestre 2023 con un netto progresso. Nel mese le esportazioni di segnatempo elvetici sono state pari a 2,38 miliardi di franchi (2,43 miliardi di euro al cambio attuale), con un aumento del 13,8% rispetto a un anno prima. Nei primi tre mesi di quest'anno l'export ha raggiunto i 6,48 miliardi di franchi (6,62 miliardi di euro), con un incremento dell'11,8% in rapporto allo stesso periodo del 2022.
In marzo tutte le gamme di orologi hanno registrato il segno positivo. La gamma alta, con prezzo sopra i 3 mila franchi, ha realizzato un progresso del 12,8% in valore; la gamma medio-alta, con prezzo tra i 500 e i 3 mila franchi, ha messo a segno un +19,7%; la gamma media, con prezzo tra i 200 e i 500 franchi, ha archiviato un +2,7%; la gamma di base, con prezzo sotto i 200 franchi, ha registrato un balzo del 38,6%.
Per quel che riguarda i mercati principali, gli Stati Uniti hanno ribadito in marzo la loro leadership, seppur con un passo moderato; hanno ritrovato slancio Hong Kong e Cina; chiaramente in positivo i maggiori mercati europei, con l'Italia che pur senza grande velocità riesce però a mantenere il decimo posto. Questo l'andamento dei mercati della top ten, in ordine di valore dell'export, in marzo: Stati Uniti +7,8%, Hong Kong +61,9%, Cina +14%, Singapore +19%, Giappone +1,5%, Regno Unito +7,5%, Germania +11,4%, Francia +14,6%, Emirati Arabi Uniti +12,6%, Italia +5,5%.
La fotografia della top ten per l'intero primo trimestre 2023 offre pure un buon quadro, peraltro con alcune differenze nei piazzamenti rispetto a quelli del solo mese di marzo. Questo l'andamento nei tre mesi, sempre in ordine di valore dell'export: Stati Uniti +15,7%, Cina +1,8%, Hong Kong +31,9%, Giappone +2,7%, Singapore +18,6%, Regno Unito +8,4%, Germania +14,6%, Emirati Arabi Uniti +15,3%, Francia +17,4%, Italia +14,9%.
Il polo svizzero rappresenta oltre la metà del fatturato mondiale del settore ed esporta oltre il 90% della sua produzione. I dati sull'export forniti dalla Federazione dell'industria orologiera svizzera (Fh) attirano quindi l'attenzione degli analisti e degli operatori, perché sono un indicatore di rilievo. Sinora il 2023 ha premiato l'industria elvetica dei segnatempo, che sta mantenendo un buon passo, nonostante il rallentamento economico internazionale e la perdurante forza del franco svizzero, che evidentemente non sta ostacolando più di quel tanto l'export rossocrociato. Gli attori del polo elvetico conservano la tradizionale cautela sulle previsioni, ma è chiaro che mantenere un passo vicino all'attuale per il resto del 2023 sarebbe un successo superiore alle attese prevalenti a inizio anno.
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