Oscar 2020: i favoriti della notte più attesa dell’anno
Una panoramica su chi parte in prima fila per la conquista delle statuette più ambite dell’universo cinematografico
di Stefano Biolchini e Andrea Chimento
2' di lettura
Con la premiazione ufficiale nella notte del 9 febbraio, i pronostici e le indiscrezioni sui vincitori delle più ambite statuette dell'universo cinematografico impazzano per la gioia degli scommettitori. Appassionati e addetti ai lavori, novelli aruspici e divinatori d'oggidì intanto vanno concionando sui migliori, preferiti, favoriti, meglio posizionati e via discorrendo, sperando che il loro gusto coincida con quello non proprio perscrutabile dell'Academy.
C'è già una bella sfida per l'Oscar più importante, quello al miglior film, che vede un vero e proprio duello tra il lungometraggio di guerra «1917» di Sam Mendes (per molti il grande favorito dopo la conquista del Golden Globe come miglior film drammatico) e il sudcoreano «Parasite» di Bong Joon-ho, che sarebbe il primo film in lingua non inglese a vincere il premio principale degli Academy Awards.
Sullo sfondo, Quentin Tarantino con il suo potentissimo «C'era una volta a… Hollywood».
Sam Mendes e Bong Joon-ho si sfideranno anche per la miglior regia, ma il regista britannico appare nettamente favorito in questa categoria.
Attori
Meno sorprese, invece, dovrebbero esserci – ma le certezze latitano come sempre - nel gruppo dei migliori attori dove Joaquin Phoenix per «Joker» (ma attenzione ad Adam Driver per «Storia di un matrimonio») e Renée Zellweger per «Judy» sono già pronti ad alzare la statuetta come migliori protagonisti.
Nel gruppo degli interpreti non protagonisti, grandi favoriti Brad Pitt per «C'era una volta a… Hollywood» e Laura Dern per «Storia di un matrimonio».
Altri premi
Dovrebbe spuntarla «Piccole donne» di Greta Gerwig per la miglior sceneggiatura non originale (e per i migliori costumi), mentre Tarantino sembra pronto a portarsi a casa l'Oscar per la miglior sceneggiatura originale, sempre stando attento alla possibile sorpresa di «Storia di un matrimonio» di Noah Baumbach.
Roger Deakins per «1917» è già pronto ad alzare l'Oscar per la miglior fotografia, mentre la compositrice islandese Hildur Guðnadóttir quello per la miglior colonna sonora per «Joker».
Come miglior canzone originale, invece, si punta su «(I'm Gonna) Love Me Again» di Elton John per «Rocketman».
Film d'animazione, film internazionale e miglior documentario
Appare scontata la vittoria di «Parasite» come miglior film internazionale, seppur non vada sottovalutata la concorrenza di una grande pellicola come «Dolor y gloria» di Pedro Almodóvar.
Infine, da segnalare la bella sfida per quanto riguarda il miglior lungometraggio d'animazione: in prima fila sembrano partire «Toy Story 4» e «Missing Link», ma attenzione anche al terzo capitolo della saga di «Dragon Trainer». Da non escludere a priori, inoltre, una possibile sorpresa relativa agli ultimi due candidati: «Klaus» e «I Lost My Body».
Infine, per il titolo di miglior documentario il favorito è «American factory», che potrebbe però vedersi soffiare il premio dal bellissimo «For Sama».
loading...