Oscar, quattro nomination per il film di Luca Guadagnino
di Andrea Chimento
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Luca Guadagnino ce l’ha fatta: l’ultimo lavoro del regista palermitano, Chiamami col tuo nome, è stato candidato all’Oscar per il miglior film e sarà tra i grandi protagonisti della cerimonia in programma domenica 4 marzo.
Coprodotto da diverse nazioni, Call me by your name (questo il titolo originale) ha avuto la sua anteprima mondiale al Sundance Film Festival 2017 e da questo giovedì sarà distribuito nelle nostre sale.
In prima fila per la vittoria del premio ci sono La forma dell’acqua di Guillermo del Toro, Leone d’oro all’ultima Mostra di Venezia e grande favorito con ben 13 nomination, e Tre manifesti a Ebbing, Missouri di Martin McDonagh (vincitore del Golden Globe per il miglior film drammatico), ma già essere nominato nella categoria principale della 90esima edizione degli Oscar non può che essere una grandissima soddisfazione.
Oltre a questi tre, gli altri contendenti nel gruppo delle migliori pellicole sono The Post di Steven Spielberg, Lady Bird di Greta Gerwig, Dunkirk di Christopher Nolan, Scappa – Get Out di Jordan Peele, Il filo nascosto di Paul Thomas Anderson e L’ora più buia di Joe Wright.
Guadagnino non è invece riuscito a entrare nella cinquina dei migliori registi: i candidati saranno Guillermo del Toro, Christopher Nolan, Paul Thomas Anderson, Jordan Peele e Greta Gerwig.
Come miglior attore protagonista il grande favorito sembra essere Gary Oldman per la sua stupefacente performance nei panni di Winston Churchill ne L’ora più buia, ma dovrà comunque guardarsi le spalle dall’altrettanto memorabile Daniel Day-Lewis ne Il filo nascosto, dal sempreverde Denzel Washington per Roman J. Israel, Esq., dal sorprendente Daniel Kaluuya per Scappa – Get Out e dalla rivelazione Timothée Chalamet per Chiamami col tuo nome.
Meryl contro Frances
Tra le attrici protagoniste è una gara di bravura tra l’intramontabile Meryl Streep (The Post) e la favorita Frances McDormand (Tre manifesti a Ebbing, Missouri), ma attenzione anche a Saoirse Ronan (Lady Bird) e alle outsider Sally Hawkins (La forma dell’acqua) e Margot Robbie (I, Tonya).
Come miglior attore non protagonista si può puntare su Sam Rockwell, intenso più che mai in Tre manifesti a Ebbing, Missouri. I suoi rivali saranno Christopher Plummer (Tutti i soldi del mondo), Richard Jenkins (La forma dell’acqua), Willem Dafoe (The Florida Project) e Woody Harrelson (anche lui per Tre manifesti a Ebbing, Missouri).
Meno semplice capire chi vincerà tra le attrici non protagoniste, anche se le indicazioni dei Golden Globe dicono Allison Janney per I, Tonya, ma potrebbe dire la sua Octavia Spencer per «La forma dell'acqua». A chiudere la cinquina ci sono Mary J. Blige (Mudbound), Laurie Metcalf (Lady Bird) e Lesley Manville (Il filo nascosto).
Animazione, «Coco» in pole position
Curiosità anche per il titolo di miglior film straniero: i favoriti sono la Svezia con The Square di Ruben Östlund e la Russia con Loveless di Andrej Zvyagintsev. Meno possibilità per il Cile con Una donna fantastica di Sebastián Lelio, per l’Ungheria con Corpo e anima di Ildikó Enyedi e per il Libano con L’insulto di Ziad Doueiri.
Nel gruppo di migliori lungometraggi animati il favorito è il toccante Coco della Pixar con in seconda fila l’impegnato The Breadwinner di Nora Twomey. Gli altri candidati sono Ferdinand della Blue Sky, Baby Boss della DreamWorks e il sorprendente Loving Vincent di Dorota Kobiela e Hugh Welchman.
Infine, da segnalare che all’interno della cinquina dei migliori documentari c’è anche Visages, villages, ultima pellicola di Agnès Varda, una delle più grandi autrici della storia del cinema europeo che quest’anno compirà novant’anni.
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