ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùIl film di apertura

Ottanta anni dopo Roma (al cinema) è ancora una «città aperta»

La 18esima edizione della kermesse cinematografica parte con «C’è ancora domani»: riuscita opera prima di Paola Cortellesi in cui la commedia strizza l’occhio al neorealismo

di Eugenio Bruno

(Foto di Giulia Mobili)

3' di lettura

La Festa del cinema di Roma diventa maggiorenne. E, per l’occasione, sembra anche aver deciso la direzione da prendere. Messa da parte l’ambizione di competere con Venezia che ha caratterizzato tante edizioni passate, la kermesse capitolina - targata per il secondo anno consecutivo Malanga e Farinelli - scommette sul territorio e sul suo legame con la settima arte. Finendo così per dare ampio spazio alla produzione nazionale e presentando uno accanto l’altro vari generi: documentari, animazione, musica, serie Tv e commedia. Come quella scelta per l’apertura della sua 18esima edizione: C’è ancora domani, l’esordio alla regia di Paola Cortellesi che si ritaglia per sé un ruolo alla Anna Magnani (guarda caso, la protagonista della locandina della manifestazione). E porta sullo schermo un affresco della capitale nell’immediato dopoguerra, in una sorta di “Roma città aperta 80 anni dopo” che lascia piacevolmente sorpresi.

C’è ancora domani di Paola Cortellesi

Un bianco e nero d’altri tempi

Girato in un bianco e nero che rimanda ai capolavori di Roberto Rossellini e del neorealismo l’opera prima della poliedrica attrice capitolina lascia sullo sfondo il dramma, in tutte le sue componenti (i postumi del conflitto appena terminato, la fame quotidiana, la miseria diffusa, la violenza domestica) e preferisce optare per il sapore agrodolce tipico di tanta commedia all’italiana. E la resa finale sembra darle ragione.
Cortellesi tiene per sé il ruolo della protagonista Delia (che si barcamena tra le faccende domestiche, la cura dei tre figli e i lavoretti da sarta e infermiera con cui sbarcare il lunario) e si contorna, per rendere l’operazione ancora più realistica, di un cast composto quasi interamente da suoi concittadini noti al grande pubblico: dal marito violento e padre padrone Valerio Mastandrea (Ivano) all’amore mancato Vinicio Marchioni (Nino), dal suocero despota Giorgio Colangeli (Ottorino) alla complice e confidente Emanuela Fanelli (Marisa).
Ne viene fuori un quadro d’insieme affiatato e credibile che consente alla regista anche qualche escamotage tecnico che non impatta sulla credibilità all’intera operazione. Anzi. Pensiamo al passaggio dal formato 4:3 della prima sequenza a quello panoramico del resto del film che l’aiutano da subito ad allargare lo sguardo (e lo schermo) oppure alla fuga-rifugio nel musical attraverso il quale attenua l’impatto visivo delle scene di violenza subita/assistita.

Loading...

Al centro la condizione della donna

Il merito principale del film - che è prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside (società del gruppo Fremantle) e Vision Distribution (del gruppo Sky) e sarà nelle sale cinematografiche a partire dal 26 ottobre - è quello di prendere un tema principale (quale la condizione femminile nell’immediato dopoguerra) e mostrarlo in tutte le sue sfaccettature. Da una parte storicizzandolo, come dimostra il risalto dato al referendum su Repubblica e monarchia del 2 giugno 1946 che vide per la prima volta la presenza delle donne alle urne nel nostro paese, dall’altro attualizzandolo, perché la cronaca del nostro Paese è piena quotidianamente di vessazioni e abusi come quelli che subisce Delia sullo schermo.
Un aiuto in tal senso lo fornisce anche la colonna sonora che spazia nei generi e nei decenni, aiutando l’autrice ad alzare o abbassare il tono dell’intera vicenda a seconda delle esigenze. Per un risultato finale che è sicuramente apprezzabile e che permette di considerare come un peccato di inesperienza una certa fissità delle inquadrature, che capita spesso di ritrovare quando è un attore (o un’attrice) a passare dietro la macchina da presa.

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti