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Over 60 e poco istruite: l’identikit delle casalinghe italiane

di Francesca Milano

(Cultura Images RF / AGF)

2' di lettura

Una volta erano chiamate “gli angeli del focolare”, poi sono diventate “casalinghe disperate”. Comunque le si etichetti, le donne che si occupano a tempo pieno della casa sono sempre di meno: negli ultimi dieci anni il loro numero è calato di 518mila unità, passando da 7milioni e 856mila e 7milioni 338mila. Secondo i dati dell’Istat, l’età media delle casalinghe è in aumento: 60 anni, contro i 57 registrati nel 2006.

Per le donne più giovani, però, scegliere di restare a casa non sempre è possibile: secondo l’Istat, infatti, le famiglie in cui lavora solo uno dei due partner sono più esposte al rischio di povertà, soprattutto nel Sud. Quasi la metà delle casalinghe (47,4%) afferma che le risorse economiche della famiglia sono scarse o insufficienti, mentre tra le occupate la quota scende al 30,8%.

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Nel 2015 più di 700mila casalinghe erano in una condizione di povertà assoluta, cioè quelle che non possiedono un reddito sufficiente a garantirsi l’acquisto di un paniere di beni e servizi essenziali per una vita dignitosa.

Essere una casalinga è un lavoro a tempo pieno, ma non retribuito: nel 2014 sono state effettuate in Italia 71 miliardi e 353 milioni di ore di lavoro non retribuito per attività domestiche, cura di bambini, adulti e anziani della famiglia, volontariato, aiuti informali tra famiglie e spostamenti legati allo svolgimento di tali attività. Le ore di lavoro retribuito stimate sono invece 41 miliardi e 794 milioni.

Il numero medio di ore di lavoro non retribuito svolte in un anno è pari a 2.539 per le casalinghe, 1.507 per le occupate e 826 per gli uomini (considerando sia quelli occupati, sia quelli non occupati).

A occuparsi della casa e dei figli sono soprattutto le donne con un basso grado di istruzione: il 74,5% delle casalinghe possiede al massimo la licenza di scuola media inferiore. Le casalinghe vivono prevalentemente nel Centro-Sud (63,8%).

Casalinghe in via d'estinzione

Le casalinghe sono particolarmente esposte al rischio di incidenti domestici. Nel primo trimestre del 2014, 149mila casalinghe sono state coinvolte in un incidente domestico (2%), per un totale di 169mila incidenti. Si tratta di oltre un terzo di tutti gli incidenti delle donne. Le casalinghe maggiormente coinvolte sono quelle di 65 anni e più.

Il tipo di incidente più frequente è la caduta e ha riguardato il 65% delle casalinghe coinvolte in un incidente, seguono le ustioni (18,5%) e le ferite (14%). La cucina è i l luogo più a rischio dove avvengono la metà degli incidenti.

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