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Il messaggio riparte da Assisi, cuore del francescanesimo eletto a moderna piattaforma di una riforma globale dell’economia nell'era post-Covid e (tutti si augurano quanto prima) post-guerra. Pace e sostenibilità come valori fondanti di un nuovo modello di relazioni economiche che riducano la centralità del denaro che riproduce sé stesso e che metta la persona al perno di ogni prospettiva. Utopia? Papa Francesco sin dall'inizio del pontificato ha messo al cuore della sua azione una pastorale che tenta di ripensare alla radice il modello economico che ha prodotto la grande crisi del 2008-2012 e ha mostrato la fragilità delle catene del valore, le cui interruzioni (amplificate dalla guerra) stanno rimettendo in ginocchio i paesi più deboli del “global south”.
Il percorso avviato da Bergoglio è partito sin dall'inizio del pontificato con il fondamentale Evangelii Gaudium, dove scrisse, non senza destare scandalo nelle centrali finanziarie, “questa economia uccide”. Eppoi nel 2015 con l’enciclica socio-ambientale Laudato Si' – questa sì francescana a tutto tondo – che fece saltare sulla sedia gli inquinatori . Da allora un percorso profondo è iniziato, con dialoghi serrati con il mondo dell'economia e del lavoro, ma anche con i movimenti popolari e le organizzazioni ecclesiali impegnate sul territorio. Passando - internamente alla Chiesa – anche per una profonda riforma della Curia, dove Bergoglio ha messo mano a molte strutture che nel tempo avevano generato anche affari poco chiari. Il tutto nel senso di una maggiore vicinanza alla missione della Chiesa, come per esempio l’avvio di una struttura di intervento nella sanità cattolica (in molti casi in difficoltà) per salvaguardare il carisma originario di molti ospedali ed evitare che finiscano nella speculazione privata. Un percorso complesso e spesso erratico, che tuttavia ha rappresentato la realizzazione di un progetto a lungo termine.
Ora questo processo è entrato nella terza fase, con la sua diffusione capillare dentro la cultura economica, e soprattutto verso i giovani. È l’era della “Economy of Francesco”, un patto globale tra under 35 – economisti e imprenditori – per uno sviluppo sostenibile. Un progetto che genera in casa-Bergoglio – d’intesa con i frati che portano il saio del Poverello – e che travalica il mondo cattolico. Nato durante la pandemia e quindi in parte svolto a distanza, quest’anno il grande evento si terrà in presenza dal 22 al 24 settembre ad Assisi, e le richieste di partecipazione sono già centinaia da 70 paesi.Certamente ora al centro della pastorale francescana non c’è solo la sostenibilità ecologica, ma abbraccia il più ampio concetto di ecologia integrale perché tutto è connesso. L’ecologia integrale comprende le interazioni tra l’ambiente naturale, la società e le sue culture, le istituzioni, l’economia. Ecco quindi come la pace è parte fondante di questo sistema di relazioni, la ricerca del confronto per una soluzione non violenta dei conflitti.
Geopolitica
La non violenza come arma per risolvere i conflitti
Tawakkul Karman, Maria Latella
(Sky TG24 e Radio 24)
Giovedì 2 giugno
Economia circolare
L'impresa sociale per uno sviluppo economico sostenibile
Muhammad Yunus, Erika Stefani, Mauro Gambetti, Elena Beccalli, Alessia Maccaferri
(Il Sole 24 Ore)
Venerdì 3 giugno
Economia delle imprese
L'economia di Francesco: spazi per pensarla e luoghi per praticarla
Monsignor Nunzio Galantino, Paolo Bricco
(Il Sole 24 Ore)
Venerdì 3 giugno
Economia circolare
Un futuro sostenibile dopo la pandemia
Economia circolare e sostenibilità Tiziana Andina, Leonardo Becchetti, Luigino Bruni, Federico D’Incà Ministro, Padre Enzo Fortunato
Sabato 4 giugno
Economia circolare
Abbandonare l'economia della deterrenza per assicurare la Pace
Alessandra Smerilli, Madre Noemi Scarpa, Jody Williams, Stefano Zamagni
Sabato 4 giugno
Sostenibilità
Il dio denaro tra guerra e pace
Padre Enzo Fortunato, Orazio Francesco Piazza, Fabio Tamburini (Il Sole 24 Ore), Lauro Tisi
Sabato 4 giugno
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