Packaging compostabile per il Pastificio Fontaneto, sprint per eliminare la plastica
Quasi tre anni i team di Novamont, Gualapack, Ilip e Gruppo Poligrafico Tiberino hanno lavorato allo sviluppo di una confezione riciclabile insieme con la raccolta dei rifiuti umidi
di Enrico Netti
3' di lettura
Un packaging interamente compostabile frutto da un lavoro di squadra durato quasi tre anni. È quello realizzato da Novamont, Gualapack, Ilip e Gruppo Poligrafico TiberinoNovara per il Pastificio Fontaneto, Pmi leader nella produzione di pasta fresca artigianale di alta qualità. Un passo concreto per eliminare le vaschette di plastica sostituendole con un contenitore riciclabile insieme con la raccolta dei rifiuti umidi. Una richiesta che tra le altre cose arriva anche dalla Gdo che chiede ai fornitori un maggiore impegno verso la sostenibilità e il green. Il progetto è stato avviato alla fine del 2019 e prevedeva la sostituzione dell’imballo multistrato in plastica tradizionale con un pack certificato compostabile industrialmente, costituito da vaschetta termoformata, film termosaldato ed etichetta. Obiettivo sfidante per un’applicazione, mai realizzata prima, che doveva garantire un complesso di prestazioni tecniche molto elevate: dalla barriera all’ossigeno e all’umidità, necessaria per la conservazione della pasta fresca ripiena pastorizzata, per una shelf life di circa 50 giorni, con un’elevata resistenza meccanica del materiale nelle diverse condizioni atmosferiche e di temperatura (freezer, frigo e ambiente) senza dimenticare la trasparenza, per permettere la visibilità dell’alimento, ad un’efficienza di trasformazione industriale del polimero compostabile almeno identica a quella del packaging tradizionale.Obiettivi raggiunti con la collaborazione di una filiera di aziende tecnologiche, leader nei settori della chimica verde e della trasformazione di materiali plastici: Novamont, Gualapack, Ilip e Gruppo Poligrafico Tiberino. È stato così creato un pack compostabile multicomponente interamente certificato Ok Compost (Tuv Austria), costituito da una vaschetta 100% in bioplastica biodegradabile e compostabile Mater-Bi di Novamont prodotta da Ilip con un film multistrato contenente Mater-Bi prodotto da Gualapack e una etichetta compostabile realizzata da Gruppo Poligrafico Tiberino. Sono i ravioli del plin e gli agnolotti piemontesi del Pastificio Fontaneto i primi prodotti con la nuova confezione in vendita nei negozi di prossimità, della Gdo, nelle gastronomie e sui mercati esteri.
La sostenibilità degli imballaggi, in modo particolare di quelli alimentari, è tra i driver principali di tendenze di consumo e comportamenti di acquisto, sempre più orientati a ridurre l’impatto ambientale degli stili di vita. Secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio packaging del largo consumo di Nomisma per i consumatori italiani il packaging, con il 33%, è il secondo tra i 4 macro aspetti che contribuiscono a definire la sostenibilità di un prodotto alimentare, dopo metodi di produzione (34%) e prima di filiera e dell'origine delle materie prime (22%) e responsabilità etica e sociale (13%). «Abbiamo vinto una grande sfida, portando un’innovazione assoluta nel settore alimentare - spiega Alessandro Ferlito, direttore commerciale di Novamont -.
Questo risultato dimostra che la filiera dell’imballaggio creata da Novamont è in grado di sostenere le imprese nel disegno di soluzioni di packaging in grado di garantire massime prestazioni tecniche e completa compostabilità post consumo, per rispondere ad un consumatore sempre più proteso verso uno stile di vita sostenibile e salutare». Fabio Fontaneto (nella foto), amministratore delegato del Pastificio Fontaneto aggiunge: «Con il nuovo pack compostabile al cliente offriamo non solo la qualità assoluta delle materie prime, il gusto delle ricette della tradizione casalinga e le caratteristiche di un prodotto lavorato artigianalmente ma anche un modo per dimostrare responsabilità e attenzione verso l'impatto ambientale di un gesto quotidiano come quello del mangiare. Siamo davvero fieri che la collaborazione con Novamont e gli altri partner ci abbia consentito di raggiungere questo primato» mentre Nicola Ballini, direttore generale di Ilip ricorda «Il vassoio in bioplastica biodegradabile e compostabile Mater-Bi è il risultato della ventennale esperienza di Ilip nella lavorazione delle bioplastiche, nonché dalla collaborazione di lunga data con Novamont». Per finire Massimiliano Brilli, Ceo di Gruppo Poligrafico Tiberino sottolinea come «con le etichette compostlabel certificate compostabili progettate e realizzate in una ottica di sostenibilità e di economia circolare hanno trovato in questo progetto una perfetta applicazione dei principi che ispirano i nostri materiali di packaging innovativo e sostenibile per l’ambiente».
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