in arrivo nuova lettera della commissione ue

Padoan: riduzione significativa del debito in tempi brevi

di Andrea Gagliardi

(AFP)

3' di lettura

«Ci aspettiamo un calo deciso del debito in un prossimo futuro» grazie alla più alta crescita del Pil nominale, superiore all’1,5% nei prossimi anni .E ancora: «L’agenda delle riforme continuerà non solo aggiungendone di nuove ma anche implementando quelle già varate». Lo ha detto il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan in una intervista a Cnbc, nella quale ha ribadito che la «strategia del governo continua ad essere quella del ‘sentiero stretto': diminuire il deficit in modo da contribuire al calo del debito, sia con un approccio fiscale più restrittivo che con una crescita maggiore. Ci aspettiamo - ha concluso - un calo drastico del debito nel prossimo futuro».

È di ieri la decisione della Commissione europea di rinviare all'anno prossimo un giudizio compiuto sulla manovra inserita nella Finanziaria del 2018. La Commissione dovrebbe inviare a breve una lettera al governo italiano chiedendogli di rispettare gli impegni presi a livello europeo. Il governo Gentiloni ha presentato una Finanziaria per il 2018 che prevede una riduzione del deficit strutturale dello 0,3% del prodotto interno lordo, rispetto a un impegno comunitario di almeno lo 0,6% del Pil. In queste settimane, la Commissione ha spiegato di non essere convinta della manovra italiana, notando un rischio di grave deviazione rispetto agli obiettivi prefissati (si veda Il Sole 24 Ore del 28 ottobre). E il vice presidente Jyrki Katainen non ha nascosto le critiche alla politica del governo Gentiloni. «Tutti possono vedere dai numeri come la situazione in Italia non migliori». Da Londra, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan aveva ribattuto: «Non rispondo a Katainen». Il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici, presentando le nuove previsioni macroeconomiche la scorsa settimana, aveva annunciato però che nel caso dell'Italia non ci sarebbero state «conseguenze procedurali» all'analisi pur critica della Commissione della finanziaria 2018.

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Ue: in Italia ripresa ma resta persistente sfida debito
Oggi una portavoce della Commissione Ue, a chi chiedeva delle valutazioni
apparentemente contraddittorie sulla situazione italiana tra il commissario Pierre Moscovici e il vicepresidente Jyrki Katainen ha replicato che «L’Italia sta vedendo una ripresa che si rafforza, ma ha di fronte sfide persistenti alla
luce del suo elevato livello di debito».

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Padoan: fiducia investitori in Bond italiani è intatta
Padoan alla Cnbc ha difeso la politica economica del governo. E ha spiegato, a chi gli chiede degli effetti della graduale riduzione degli acquisti di titoli da parte della Bce, che «la fiducia degli investitori nei titoli di Stato dell’Italia è intatta». Lo ha fatto sottolineando che ne sono una dimostrazione l’andamento delle aste del Tesoro e il «recente upgrade da parte di una delle maggiori agenzie di rating» del debito sovrano italiano. Padoan ha quindi spiegato che «la politica di emissione di nuovo debito da parte del Tesoro sta prendendo in piena considerazione l’aspettativa di tassi di interesse più elevati, in modo che il rischio sia già stato incorporato e questo dovrebbe essere chiaramente comunicato ai mercati».

«Misure governo aiutano fase normalizzazione Npl»
Sul fronte degli Npl, il ministro dell’Economia ha poi evidenziato che «lo stock netto di crediti in sofferenza è diminuito fino al 25% nel 2017, grazie a un
meccanismo che sta iniziando a guadagnare slancio e velocità, vale a dire un mercato secondario per gli Npl». E ha spiegato che il sistema dopo «una crisi finanziaria molto grave sta ora procedendo verso una configurazione più normale, anche grazie alle misure introdotte dal governo in termini di procedure rapide di contenzioso».

«Sistema pensionistico solido e stabile, no grandi riforme»
Il ministro ha voluto rassicurare istituzioni e investitori internazionali anche sul fronte della tenuta del sistema pensionistico. «Il sistema pensionistico italiano - ha dichiarato - è già molto stabile, solido e sostenibile, e non prevediamo grandi riforme» dal momento che «sono state adottate in passato misure» correttive.



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