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Padre Zanotelli: la sentenza Lucano è una vittoria per chi lavora nell’accoglienza

I commenti dopo la sentenza ribaltata: condanna a un anno e mezzo di reclusione con pena sospesa, assolto da tutti i reati per i quali, in primo grado, era stato condannato a 13 anni e 2 mesi di carcere

Mimmo Lucano assolto da quasi tutte le accuse in appello

5' di lettura

«É una bella pagina per la giustizia italiana». Questo è il primo commento dell’avvocato Andrea Daqua sulla sentenza della Corte d’Appello di Reggio Calabria nel processo “Xenia” dove il suo assistito, l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, è stato condannato a un anno e mezzo di reclusione con pena sospesa venendo assolto da tutti i reati per i quali, in primo grado, era stato condannato a 13 anni e 2 mesi di carcere. «È stata una bella vittoria - ha aggiunto il legale - una soddisfazione per lui perché non abbiamo mai dubitato della sua innocenza, della sua onestà morale e intellettuale».

Caduto tutto il castello accusatorio

Per Giuliano Pisapia, l’avvocato che ha difeso Lucano insieme a Daqua, «un anno e sei mesi con pena sospesa è una stupidaggine. L’importante è che Mimmo Lucano è stato riconosciuto che ha fatto tutto per il bene dell’umanità, per il bene di chi ha bisogno. Non ha fatto nulla per sé stesso. Quello che è importante è che Lucano è stato considerato dalla Corte d’Appello come uno che ha sempre lavorato per gli altri, mai per sé stesso». «La pena è stata ridotta così tanto - ha concluso Daqua - perché siamo stati in grado di dimostrare l’abnormità del giudizio di primo grado. Gli errori e le valutazioni scorrette erano evidenti. La Corte d’Appello ha saputo prenderne atto. L’associazione a delinquere è caduta perché non è mai esistita. È caduto tutto il castello accusatorio. È finito ’l’accanimento non terapeutico’ a cui è stato sottoposto Lucano».

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Padre Zanotelli: è una vittoria per chi si è sempre battuto per l’accoglienza

Il ribaltamento della sentenza nei confronti di Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, sancisce la vittoria di chi «si batte e si è sempre battuto per l’accoglienza». Padre Alex Zanotelli, missionario comboniano da sempre in prima linea per gli ultimi, ha accolto così la sentenza d’appello che ha ribaltato la pesante decisione di primo grado nei confronti di Mimmo Lucano condannandolo a un anno e sei mesi, con pena sospesa. Un anno e sei mesi con pena sospesa per l’ex indaco di Riace. Una sentenza che ha completamente ribaltato quella di primo grado, nella quale Mimmo Lucano era stato condannato a 13 anni e 2 mesi di carcere per associazione per delinquere, truffa, peculato, falso e abuso d’ufficio.

Lucano si presenterà alle elezioni come sindaco di Riace

«A questo punto - ha dichiarato padre Zanotelli all’Adnkronos - Lucano può presentarsi alle elezioni come sindaco di Riace. La sua intenzione è questa. É una grande vittoria che rende giustizia alle scelte fatte. Lucano era stato criminalizzato per il suo sistema di accoglienza dei migranti. Tutto è crollato. Una Vittoria per chi lavora per l’ accoglienza. Un bel segnale per i tempi bui in cui viviamo». Lucano era stato accusato di avere messo in piedi una associazione a delinquere con il “sistema Riace”.

De Magistris, Lucano è antitesi del reato

«Sono felice per Mimmo Lucano, il suo sorriso ricco di umanità ritornerà a splendere. Mimmo è l’antitesi del reato e si deve sempre lottare perché la giustizia trionfi», afferma l’ex sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, commentando sui social la riduzione della pena a carico dell’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano a un anno e sei mesi con pena sospesa (da 13 anni e due mesi) dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria.

Saviano, la solidarietà non si processa

«Il modello Riace era un modello vincente: oggi sappiamo che è stato ingiustamente smantellato, sappiamo che l’accoglienza era un modello di sviluppo, che cercare di proteggere chi arriva e di far ripartire il Sud Italia unendo le forze era una strada vincente e giusta. La solidarietà non si processa e oggi sappiamo che la solidarietà non si condanna. Grande Mimmo, sapevamo che prima o poi sarebbe arrivata la verità», dice Roberto Saviano in un video pubblicato sui social, commentando la decisione della Corte d’appello di Reggio Calabria su Lucano. «È ufficiale, Mimmo Lucano non ha rubato e il modello Riace era un modello di solidarietà che è stato attaccato a sinistra e massacrato ed utilizzato a destra».

Antoniozzi: Lucano colpevole politicamente

«A Mimmo Lucano auguro che la Cassazione cancelli anche la condanna residua ma luì è colpevole politicamente di avere proposto un modello di accoglienza insostenibile», afferma il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Alfredo Antoniozzi. «La condanna di primo grado - prosegue - mi era sembrata sproporzionata in un Paese nel quale spesso per omicidi si prendono pene irrisorie ma, ripeto, sarei felicissimo sinceramente se Lucano fosse assolto al terzo grado. Quello che non si può assolvere è un modello politico del tutto sbagliato, insostenibile e peraltro all’epoca promosso dal Pd che, successivamente, fece finanche finta di conoscere l’ex sindaco di Riace. Se nel suo paese, dopo di lui, è stato eletto un sindaco leghista significa che quel tipo di integrazione era imposta e non accettata».

Calenda a Salvini: quando assolvono te è giustizia, ma se tocca a Lucano ci si indigna?

«Vorrei solo comprendere su quali basi quando assolvono te o la Lega è un atto di giustizia e quando assolvono un altro occorre indignarsi. Mai avuto nulla a che fare con Lucano, ma sono felice per la sua assoluzione. Credo che questo post definisca la tua cifra. Non esistono valori - garantismo ad esempio - a cui ispirarsi, ma solo occasioni di marketing politico», scrive su X il leader di Azione Carlo Calenda, riproponendo un post di Matteo Salvini pubblicato ai tempi della condanna in primo grado di Mimmo Lucano.

Magi: malagiustizia, resta amarezza per la gogna

«Associazione a delinquere, abuso d’ufficio e tanti altri reati per cui era stato condannato in primo grado: non c’era nulla di vero. Mimmo Lucano è stato assolto in secondo grado in una sentenza che ha smontato tutte le accuse più gravi mosse contro di lui. L’ennesimo caso di malagiustizia che ha travolto una persona innocente. Resta il peso di questi anni, le offese, la gogna, l’umiliazione subita e che nessuna sentenza potrà risarcire. Sono molto contento per Mimmo Lucano, che ha sempre lavorato per una accoglienza più umana, rispettosa dei diritti umani e degna di un paese civile», afferma Riccardo Magi, segretario di +Europa.

Boldrini, solidarietà e accoglienza a vantaggio di tutti

«Felice per la sentenza d’Appello che assolve Mimmo Lucano dalle accuse più gravi. Il suo ’Modello Riace’ aveva acceso le speranza di un’accoglienza possibile e umana nei confronti di persone in fuga da guerre e persecuzioni. Un’accoglienza che andava anche a vantaggio della comunità locale colpita da un pesante spopolamento. Lucano ha dovuto subire una terribile gogna solo per avere dimostrato che la solidarietà è possibile e va a vantaggio di tutti. A lui il mio abbraccio», dichiara sui social Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del Comitato permanente sui diritti umani nel mondo.

Fratoianni, la solidarietà non può essere reato

«Noi non avevamo dubbi: la solidarietà non può essere un reato. Ora anche un tribunale lo conferma facendo crollare il castello delle accuse contro Mimmo Lucano. Ne siamo davvero felici», sottolinea in una nota il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra.

Oliverio, Lucano è una persona onesta

«La giustizia è arrivata. Non abbiamo mai avuto dubbi: Mimmo Lucano è una persona onesta, un uomo che ha dedicato il fiore della sua gioventù all’accoglienza degli ultimi. La giustizia ha fatto piazza pulita da trame, veleni e strumentalizzazioni alimentate per meschini interessi politici. Viva la Giustizia. Il modello Riace è un valore alto ed insopprimibile, un valore della Civiltà europea, una risposta intelligente, umana e razionale all’immigrazione», afferma in una nota l’ex presidente della Regione Calabria Mario Oliverio.


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