Papa Francesco ricevuto al Quirinale il 10 giugno
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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accoglierà Papa Francesco il 10 giugno al Quirinale in una visita ufficiale di restituzione di quella compiuta dal Capo dello Stato in Vaticano il 18 aprile 2015. Lo hanno annunciato questa sera, pressoché in contemporanea, sia il Quirinale che il direttore
della Sala stampa della Santa Sede, Greg Burke. Tra l'attuale Papa e il presidente Mattarella vige un ottimo rapporto, di profondo rispetto reciproco: il capo dello Stato non manca di citare spesso l’esempio del Pontefice e il suo messaggio su tanti temi che riguardano la realtà italiana e internazionale: la pace, le migrazioni, i problemi del lavoro e delle nuove generazioni. Lo citò perfino nel suo discorso di insediamento, il 3 febbraio del 2015, ricordando le «parole
severe» usate dal Pontefice «contro i corrotti, “uomini di buone maniere ma di cattive abitudini”», che il Papa aveva pronunciato l’anno prima nella messa in San Pietro per i parlamentari.
Molti i temi in agenda due anni fa nel primo incontro tra Sergio Mattarella e papa Bergoglio in Vaticano: accoglienza dei profughi, allarme lavoro, un passaggio a volo d'uccello sul delicatissimo tema del genocidio degli armeni e tanta sintonia sui temi etici e sociali. Il tutto condito con grande attenzione al rispetto delle diversità istituzionali che sempre persistono tra un ruolo laico, come quello di un presidente della Repubblica, ed uno spirituale come quello del pontefice.
Quella del 10 giugno non è la prima volta di papa Francesco al Quirinale. A pochi mesi dalla sua elezione al soglio pontificio Bergoglio, il 14 novembre 2013 si recò a far visita al presidente Giorgio Napolitano, ricambiando quella del capo dello Stato dello scorso 8 giugno. Francesco, arrivato allora in utilitaria e con una scorta praticamente invisibile, salutato persino dai turisti che lo riconoscevano nel centro di Roma, era ed è il quinto Pontefice in visita al
Quirinale dall'inizio della Repubblica: l'ultimo prima di lui era stato Benedetto XVI il 4 ottobre 2008.
Un corteo ridotto, accompagnato da poliziotti in moto, quello del Pontefice che ha improntato alla sobrietà e all'austerità tutta la sua visione del papato e della Chiesa. Il dialogo a due è andato avanti per tutta la durata della visita: nello studio della Vetrata per il colloquio privato, nel passaggio alla Sala degli Arazzi per lo scambio dei doni, nelle soste alla Cappella dell'Annunziata e alla Cappella Paolina, quindi nel Salone delle Feste con i due discorsi ufficiali alla presenza di una rappresentanza del mondo della cultura - tra tutti il Nobel Carlo Rubbia - e una del mondo della solidarietà.
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