Parchi solari e agrivoltaici: la buona energia è una scommessa di gruppo
Niccolò Sovico, Sergio Pedolazzi, Giorgio Mottironi e Paolo Baldinelli hanno fondato una piattaforma di crowdfunding per finanziare le fonti rinnovabili, anche singolarmente e con un taglio basso di investimento. Si chiama Ener2Crowd.
di Caterina Maconi
2' di lettura
«Faccio parte di una generazione che vive il cambiamento climatico, e ne subirà le dirette conseguenze. Al di là di accordi internazionali, impegni politici, trattati, se tutti ci impegnassimo a essere più eco, andremmo più velocemente nella giusta direzione. Con azioni che per molti di noi sono già naturali». A 27 anni Niccolò Sovico ha fondato con tre soci – Sergio Pedolazzi, Giorgio Mottironi e Paolo Baldinelli – la piattaforma di crowdfunding Ener2Crowd, dedicata alla sostenibilità ambientale e alle rinnovabili.
Era il 2019: oggi è un portale dove chiunque può finanziare progetti in ambito energetico – come i parchi solari di Enel Green Power o i parchi agrivoltaici di Falck Renewables – anche con un taglio basso di investimento. «Non siamo un gestore del risparmio, ma intermediari: offriamo uno strumento fintech, l'infrastruttura per investire in prima persona. Si basa sull'idea di mettere a reddito la sostenibilità ambientale, che io ho sempre visto come un'opportunità, e che vorrei tutti considerassero tale».
Niccolò, che oggi ha 31 anni, è il perfetto prototipo di nativo sostenibile: «Ancora bambino, cercavo di capire come produrre energia. Ci ho provato con una scarpa da ginnastica collegata a un sistema di illuminazione. Perciò sono diventato ingegnere energetico: da lì, ho iniziato in una energy company italiana, dove gestivo i contratti di efficientamento delle grandi industrie. Un approccio win-win: loro risparmiavano in bolletta, il pianeta subiva meno danni. Ho deciso di rendere condivisibile questo modello: mi sono licenziato e ho lavorato sulla mia idea».
Da quando è nata, Ener2Crowd è riuscita a presentare 74 progetti, tutti scelti sulla base di due parametri: la solidità finanziaria e i criteri di sostenibilità ambientale e sociale che presentano. «Abbiamo 8mila persone registrate, 13,2 milioni di euro raccolti per un totale di 13mila tonnellate di CO2 evitate». I finanziatori sono stati remunerati con un tasso medio del 6,5 per cento in 36 mesi. L'investitore medio riserva 1.200 euro a progetto: tanti i Millennial, ma chi alloca più risorse sono gli over 45. Nel futuro della piattaforma c'è l'espansione nel resto d'Europa e una seconda anima delle attività: «Vogliamo attivare una sezione equity, sempre per progetti legati al green: qui, gli investitori diventeranno direttamente soci della società che finanziano, partecipando al loro capitale».
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